No della Regione al cantiere Moretto

Prosegue la vicenda del cantiere Moretto. L’ultimo capitolo è il no della Regione alla domanda di concessione e l’ordinanza comunale per la demolizione delle passerelle

Il cantiere nautico che non piace tanto agli angeresi, alla Legambiente e all’Amministrazione comunale ha incassato nelle settimane scorse anche il no della Regione. Il cantiere in questione è quello sorto negli ultimi mesi sul lungolago del comune, fra l’attracco della Navigazione Lago Maggiore e il chiosco La Noce. Venuto su come un fungo aveva stupito gli angeresi e la neoamministrazione comunale che ad un’analisi delle carte si era trovata di fronte ad una sorpresa: l’assenza di concessioni edilizie per opere che a detta dell’amministrazione sono in contrasto con lo strumento urbanistico vigente e quello in itinere.

Eppure il cantiere, con le sue barche ormeggiate era già all’opera prima che la conferenza dei servizi svoltasi ad inizio luglio a Milano esprimesse un suo giudizio sulla costruzione del porto. In quell’occasione gli Enti partecipanti alla Conferenza – Genio civile, magistrato del Po, i servizi regionali, la gestione faunistica della Provincia, la sovrintendenza ai beni ambientali, il commissariato italo-svizzero sulla pesca, la navigazione Lago Maggiore e ovviamente il comune di Angera – avevano emesso un parere negativo nei confronti del cantiere realizzato. 

 

A questa segue l’alt  imposto dallo Stapp, l’ufficio tecnico amministrativo provinciale della Regione, e il ricorso al Tar del cantiere che impone la sospensiva del provvedimento regionale. Questi sono i due capitoli estivi della vicenda che è arrivata ora alla decisione della Regione di non accettare la richiesta per l’occupazione e la concessione avanzata dal titolare dell’attività, Massimo Moretto. Una richiesta che il titolare del cantiere Moretto aveva forse avanzato un po’ in ritardo, il 14 maggio, a lavori iniziati. Ma non è per questo ritardo che l’ufficio regionale non ha dato la concessione: nelle motivazioni sono ancora una volta richiamati i pareri negativi espressi dalla conferenza dei servizi.

L’Amministrazione comunale non vede di buon occhio la presenza del porto turistico in quella posizione per una lunga lista di disagi e rischi. Fra i principali c’è la mancanza di un rapporto adeguato fra parcheggi e posti barca, la compromissione delle acque, che in quella zona da quest’anno sono state dichiarate balneabili, e il rischio di interferenze con le rotte dei battelli della navigazione lago Maggiore. In linea con questa posizione si spiega la recente ordinanza comunale che impone al cantiere la demolizione delle passerelle con cui si accede al cantiere.

 

Ora la palla passa al titolare del cantiere Massimo Moretto che può ricorrere al Tar entro sessanta giorni oppure, entro centoventi, fare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Settembre 2001
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.