“Le crociate” alla ricerca della fede
Ridley Scott firma un buon blockbuster, ma il protagonista delude le aspettative
Un uomo che ha perso il suo Dio decide di andare a Gerusalemme per lavare i suoi peccati e quelli di sua moglie suicida. È la storia di Balliano, uomo che ha appena perso sia l’amata consorte sia il figlio e che dopo aver ucciso un prete, accetta la proposta del ritrovato padre, cavaliere delle crociate e difensore del popolo di Gerusalemme. Baliano affronta così un viaggio che lo porterà a diventare da semplice fabbro a salvatore del popolo di Gerusalemme assediata dai 200mila uomini di Saladino, musulmano che vuole riconquistare la sua città, dalla quale la sua gente fu cacciata oltre 100 anni prima con le prime crociate dei cristiani.
Ridley Scott firma nuovamente un’opera controversa e dalle numerose letture. Le crociate è stato accusato da più parti di voler difendere troppo gli ideali musulmani, ma questo è solo un pregio di fronte alla povertà di una storia forse un po’ troppo semplicistica ed anche troppo simile a Il gladiatore. Che le crociate cristiane siano più che altro stata una scusa per uccisioni e saccheggi è ormai dato per assodato. Il vero pregio di Ridley Scott è quello di avere dato spessore ai Musulmani non facendoli solo vedere colmi di vendetta nei confronti dei cristiani, ma semplicemente desiderosi di rientrare nella loro città.
Peccato che ogni riferimento al presente sia stato stemperato da un Ridley Scott che ha dichiarato di aver solo voluto raccontare i fatti e non effettuare riletture del periodo storico. Saranno anche stati i fatti, ma la vicenda del giovane Balliano, seppur vera per sommi capi, sembra purtroppo tirata per i capelli. Orlando Bloom non ha il carisma di Russell Crowe e nemmeno l’ambiguità di Harrison Ford.
Purtroppo questa volta la scelta di un protagonista giovane e inesperto ha segnato particolarmente la riuscita di un’opera altrimenti meritoria e di grande respiro: su tutto le scene di battaglia con un gran bel montaggio. Quasi due ore e mezza di racconto che non annoiano. Ridley Scott non si dimostra però all’altezza dei suoi precedenti lavori: questa volta in versione un po’ più blockbuster, ma decisamente godibile e sopra la media di prodotti simili. È comunque un film di Ridley Scott.
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