Fumagalli e Reguzzoni «Pronti a occupare la stazione»
Il sindaco e il presidente della Provincia preparano azioni clamorose per difendere i pendolari "vessati" da Trenitalia
«Siamo stanchi di sollecitare incontri e ricevere in risposta solo silenzi. Siamo stanchi di inviare lettere e non ottenere neppure uno straccio di riscontro. Le Ferrovie dello Stato devono mettersi in testa che l’Ente pubblico si fa portavoce di un disagio serio e reale, quello dei pendolari della linea Varese-Milano e se chiede un incontro non lo fa per prendere un thè con i pasticcini in compagnia».
Aldo Fumagalli, sindaco di Varese e Marco Reguzzoni, presidente della Provincia, sono riuniti intorno allo stesso tavolo a Villa Recalcati per analizzare, quindici giorni dopo le loro prese di posizioni, il silenzio su tutta la linea della direzione regionale di Trenitalia.
Reguzzoni e Fumagalli avevano chiesto in sostanza una maggiore attenzione verso le proteste dei pendolari che da Varese, quotidianamente, raggiungono Milano per motivi di lavoro. La linea soffre da anni di acciacchi che, col tempo, sono diventati veri e propri malanni: ritardi, treni freddi, corse ridotte, convogli soppressi per guasti, carrozze affollate quando manca ancora metà del percorso per raggiungere il capoluogo lombardo.
Due settimane fa presidente di Provincia e sindaco della Città avevano perciò pubblicamente chiamato in causa – e non è la prima volta – la direzione regionale delle Ferrovie dello Stato.
Cara Trenitalia – avevano detto in sostanza Reguzzoni e Fumagalli – non forse è giunto il momento di rivedere il servizio, offrendo a chi usa il treno per spostarsi e raggiungere il proprio posto di lavoro un minimo di puntualità e un viaggio decoroso?
Altra richiesta che Provincia e Comune avevano “girato” a Trenitalia, la sospensione dell’introduzione del nuovo orario – introduzione che dovrebbe avvenire già con domenica 12 – in attesa della soluzione di almeno una parte delle disfunzioni. Senza contare, sollecitavano ancora i due amministratori, che Varese non è servita neppure da un convoglio che raggiunga direttamente la stazione di Milano Centrale. “Inaccettabile” puntualizzano entrambi.
«Tutto questo non è avvenuto – osserva Reguzzoni – e alle nostre sollecitazioni le Fs rispondono solo con il silenzio. Non è possibile che nemmeno si risponda ad una serie di nostre precise richieste. perciò o Trenitalia la smette di fare orecchie da mercante o siamo pronti alla mobilitazione».
Mobilitazione? «Mobilitazione, sì – annota Fumagalli – e con una serie di iniziative clamorose che ho appena concordato con Reguzzoni. La prima potrebbe essere un’occupazione della stazione delle Fs di Varese il prossimo martedì».
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