Anziani coniugi trovati morti in camera da letto

L'ipotesi più accreditata è quello di un omicidio - suicidio. I due non avevano apparenti problemi. Lui, molto conosciuto nell'ambiente sportivo, era appassionato di caccia

Un omicidio suicidio. Questa l’ipotesi più probabile allo stato degli atti che spiega la morte di due anziani coniugi rinvenuti morti nel proprio letto dai soccorritori del 118, a San Giorgio su Legnano, paesino attaccato a Legnano, di quattromila abitanti.
È accaduto questa mattina, poco dopo le 8.30  in via Magenta al civico 38. Un uomo e una donna, Michele Bertelli di 73 anni e Giovanna Toia di 72 sono stati ritrovati in un lago di sangue, uccisi da un colpo di pistola. Ad avvertire le forze dell’ordine la figlia della coppia. 

La donna è stata uccisa da una calibro 38, con un colpo alla testa alla testa, mentre l’uomo è stato ritrovato con un foro di proiettile alla tempia e con la pistola ancora in pugno. 
Apparentemente la coppia non aveva problemi. Titolari della ditta B&C, che produce trasformatori elettrici, e che impiega un centinaio di dipendenti. Avevano cinque figli, ognuno dei quali impiegato nelle ditte di famiglia con mansioni differenti. 

Rimane ancora oscuro dunque il movente della tragedia. Ed all’apparenza risulta inspiegabile anche agli inquirenti, che hanno interrogato tutti i cinque figli. L’unica ipotesi è dunque quella del raptus di follia. Quanto all’ora, la tragedia sarebbe stata consumata ieri sera, anche se al proposito sono attesi i risultati dell’esame autoptico. L’arma con cui Bertelli avrebbe prima ucciso la moglie e poi se stesso era regolarmente registrata così come l’intera collezione di fucili che teneva in casa, collezione originata dalla sua passione per la caccia. 

Come si diceva a dare l’allarme è stata questa mattina la figlia passata dalla casa dei genitori. Nessuno intorno si è accorto di nulla. Via Magenta, infatti, è nella zona industriale del comune e la casa della coppia era collegata al capannone industriale. 
Le indagini sono condotte dei carabinieri sotto il coordinamento del pubblico ministero Stefano Dambruoso.

Quelli che in paese li conoscevano dipingono lei come una donna molto schiva, lui Michele Bertelli, stabile ed equilibrato. Era appassionato di caccia ed era stato  presidente della Sportiva Sangiorgese. Di questa associazione era rimasto presidente onorario e ne seguiva con entusiasmo tutte le manifestazioni sportive e sociali. Tanto da sponsorizzare con il marchio della sua ditta la locale squadra di pallacanestro, la LTC San Giorgio, che gioca nella serie C1 . Gli amici della Sportiva Sangiorgese lo ricordano come un industriale vecchio stampo. La ditta di via Magenta era stata la prima di tre a nascere nel dopoguerra. Bertelli l’aveva tirata su dal nulla, dopo essersi trasferito a San Giorgio dal bresciano. Totalmente dedito al lavoro, aveva messo sotto a lavorare tutti e cinque i figli, due femmine e tre maschi, di cui il più giovane di trentaquattro anni. Dopo il primo capannone la Bertelli S.p.a. si espande, uno stabilimento ancora a San Giorgio e un altro a Legnano. 

L’unica passione e distrazione oltre allo sport era la caccia, partecipava spesso a battute nei paesi dell’est Europa e da poco era ritornato da una di queste. 
A quindici giorni fa invece risale una operazione alla spalla. Ma pare che le sue condizioni di salute non fossero preoccupanti. 


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Novembre 2002
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