Fece “gambizzare” il socio in affari, arrestato per tentato omicidio
Risolto il caso della sparatoria fuori dallo stadio dove il presidente dell’Rc Saronno, Carlo Restelli, venne colpito alle gambe. In manette Santo D’Arrigo, socio in affari della vittima
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Arrestato questa mattina il presunto mandante del tentato omicidio dell’ex presidente del Real Cesate Saronno, Carlo Restelli, anche proprietario di una nota società di pompe funebri di Saronno. In manette è finito Santo D’Arrigo, 53enne di origine messinese che risiede a Uboldo, un socio in affari del Restelli. Il fatto è accaduto il 7 novembre del 2002 quando il presidente della squadra calcistica, che allora militava in serie “D”, è uscito dallo stadio e ad attenderlo ha trovato una persona con il volto parzialmente coperto che ha sparato tre colpi alle gambe. I carabinieri seguirono subito due piste, una legata al mondo del calcio, l’altra all’ambiente lavorativo. Restelli aveva infatti formato una società di pompe funebri con d’Arrigo e ben presto le indagini dei carabinieri, dirette dal pubblico ministero Craveia e coordinate dal comandante della Compagnia di Saronno, Andrea Nodari, hanno portato all’esclusione dell’ambiente calcistico. Le ricerche si sono quindi concentrate sul mondo lavorativo, dal quale è emerso che tra Restelli e D’Arrigo vi erano parecchie liti, una delle quali è finita persino alle mani. Il motivo delle discussioni sarebbe stato sempre lo stesso: una diversa visione della gestione degli affari, visione non proprio trasparente e pulita da parte del socio. D’Arrigo avrebbe più volte minacciato il Restelli fino al tragico 7 novembre del 2002 quando avrebbe dato mandato a una conoscente di “gambizzare” il socio. A inchiodare il mandate vi sarebbero i risultati di indagini che sono durate oltre un anno. I risultati delle indagini probabilmente ottenuti anche con l’ausilio di intercettazioni, non lascerebbero dubbi: il mandante è il 53enne di origine messinese. D’Arrigo è stato quindi arrestato e ora si trova nel carcere di Busto Arsizio. L’identità dell’esecutore della “gambizzazione” sembra sia anch’essa conosciuta alle forze dell’ordine e l’uomo potrebbe essere arrestato già nei prossimi giorni. |
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