Più famiglie senza, così il Varesotto secondo l’Istat

Pubblicati i dati dell'ultimo censimento demografico per il periodo 1991-2001. Pressoché immutato il numero dei residenti. Veddasca il comune con più anziani

Una provincia in rosa, anziana, dove crescono i nuclei famigliari tradizionali ma anche quelli di fatto e le famiglie "monogenitore", dove cioè solo uno dei due coniugi convive con i figli. E’ questo il quadro saliente che emerge dall’ultimo censimento Istat sulla struttura demografica della popolazione pubblicato oggi dalla Camera di Commercio di Varese.
Una sorta di lente di ingrandimento sulla popolazione, insomma, che permetterà di svelare la composizione dei residenti in provincia. I dati si riferiscono al periodo che comprende il decennio 1991-2001.

Un primo dato offerto dal censimento stabilisce che la popolazione risulta sostanzialmente stabile, attorno ai 812 mila unità, con un aumento che sfiora il 2 per cento rispetto a 10 anni fa; le donne sono più numerose e longeve degli uomini (nel 2001 il rapporto tra le ultracentenarie e gli uomini che hanno spento 100 candeline era di 10 a 1). Le eccezioni sono per molti piccoli paesi, localizzati soprattutto nel nord della provincia, dove il numero degli uomini supera quello delle donne.

Continua il fenomeno dell’invecchiamento: aumentano gli ultra sessantacinquenni e diminuisce il numero dei bambini con meno di 6 anni che risiedono in provincia.
Veddasca risulta essere il paese più vecchio della provincia, vale a dire il comune dove il rapporto tra ultra sessantacinquenni e quindicenni è più alto.
Tra i più "giovani", i centri residenziali spesso immersi nel verde come Galliate Lombardo, Masciago Primo, Daverio, Gornate Olona e altre realtà. Una provincia che risulta densamente popolata, insomma e riconferma un andamento ‘andamento già noto.

Interessante quanto emerge dal censimento per gli aspetti collegati alla sfera della famiglia. Aumenta infatti il numero dei nuclei famigliari, ossia l’insieme delle persone che formano una relazione di coppia o di tipo genitore-figlio. Erano circa 226 mila nel ’91, risultano 237 mila dieci anni dopo. In diminuzione, invece, le coppie con figli, che comunque rappresentano il 56,6 per cento dei nuclei famigliari.
Nel decennio cui la ricerca si riferisce sono infine cresciuti anche i cosiddetti nuclei famigliari monogenitore, vale a dire famiglie in cui i figli convivono con la madre o il padre. In questo caso ammontano all’83 per cento le famiglie dove è la madre a convivere con i figli.

Tutti i dati del censimento

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Febbraio 2004
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