Ferrovia, faccia a faccia dei sindaci con Rfi e il ministero
Lo stato spiega che le procedure di bando per il nuovo appalto saranno finalizzate a non perdere tempo, le amministrazioni comunali si sono riservate la possibilità di avanzare richieste danni
I sindaci sono finalmente arrivati ad un faccia a faccia con il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ed Rfi. Un incontro a lungo richiesto preceduto dal rammarico di averlo ottenuto a giochi ormai fatti, dopo l’annuncio che le decisioni sul cantiere della ferrovia Arcisate-Stabio erano ormai prese.
I sindaci di Induno e Arcisate Marco Cavallin e Angelo Pierobon, il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e il Presidente della Comunità del Piambello Maria Sole De Medio hanno incontrato, insieme al Governatore lombardo Roberto Maroni, il ministro insieme all’ingegnere di Rfi Gentile.
«Da parte nostra abbiamo sottolineato la situazione non più sostenibile dei cittadini e dei comuni interessati dal cantiere della ferrovia – racconta il presidente Vincenzi -, Rfi ci ha spiegato che il contratto con la ditta che ha eseguito i lavori sino ad ora dovrebbe essere risolto consensualmente nelle prossime settimane, quando verrà formalizzato il formale atto di risoluzione».
Il tavolo di confronto con Rfi e il ministero era stato sollecitato più volte da parte dei sindaci che avevano già incontrato Lupi a Milano per chiedere l’interessamento del Governo su ciò che avveniva la cantiere.
«L’ingegner Gentile ha aggiunto che verrà fatta una nuova assegnazione dei lavori con procedure finalizzate a non perdere tempo ulteriore – spiega il presidente Vincenzi -. Noi amministratori, ma anche il Ministro Lupi abbiamo chiesto di avere un cronoprogramma specifico di tutta la procedura. Riguardo all’incontro posso esprimere la mia soddisfazione sia per l’interessamento del Ministro Lupi sia per il fatto che lo stesso Ministro ha fatto pressioni su Rfi. La stessa Rfi ha ammesso l’esigenza di intervenire senza più perdite di tempo». Il presidente Vincenzi ha poi concluso ricordando che «le amministrazioni si sono riservate la possibilità di avanzare eventualmente una richiesta danni, tramite azioni legali, qualora l’attuale situazione di stallo dovesse persistere».
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