La Digos ritrova “La mietitrice”, il capolavoro scomparso a Viggiù
E' un quadro da 20mila euro, era in una villa di pregio ma era scomparso da alcuni mesi. Indagati tre ricettatori che l'avevano nascosto in Valcuvia
La digos ha recuperato un quadro che era sparito da una villa di Viggiù. Si tratta de "La moisson (la mietitrice)", dipinto nel 1920 da Maria Lagorio, e ha un valore stimato in 20mila euro (sul retro c’è un’expertise, dunque è periziato).
Secondo le indagini, condotte dalla digos guidata dal dirigente Gianluca Solla, e coordinate dal pm Annalisa Palomba, la tela sarebbe stata asportata da una villa che era temporaneamente disabitata.
I proprietari, dopo l’abbandono dell’ultimo inquilino, avevano scoperto che mancavano oggetti per diverse migliaia di euro, tra cui questo quadro. Inizialmente avevano pensato che il ladro fosse proprio l’ex inquilino, ovvero l’imprenditore russo Andrey Spiridonov, ma ora si è scoperto che l’uomo d’affari, peraltro già in buone acque finanzarie, non c’entra nulla con questa vicenda.
Indagando negli ambienti dei furti d’arte su commissione, la polizia ha seguito una pista che portava a tre uomini con diversi precedenti di razzie in ville di pregio, specie quelle chiuse e non abitate. Il blitz è scattato ieri a Rancio Valcuvia: i tre avevano affidato il quadro ad un incensurato, ma ora si ritrovano indagati per ricettazione.
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