Eseguita l’autopsia sul corpo del giovane trovato morto a Rancio Valcuvia

Si attende il deposito della relazione della Medicina legale per avere un quadro preciso sulle cause del decesso dalle quali si potrebbe anche desumere la dinamica dei fatti

Il sabato di lavoro del soccorso alpino

È stata completata nella giornata di lunedì l’autopsia sul corpo del giovane 29enne trovato morto a Rancio Valcuvia nella mattinata di venerdì 7 marzo. L’esame autoptico, ordinato dal pubblico ministero che sta curando il fascicolo, Lorenzo Dalla Palma, ha come obiettivo definire le cause di morte del giovane, trovato sul greto del torrente Rancina e da lì recuperato a bordo di un elicottero per le difficoltà logistiche presentate dal posto, di fatto nel fondo di una gola, al piede di un dislivello notevole.

Potrebbe, il ragazzo, essere caduto a seguito di un malore o di una svista, mentre sembra perdere di peso l’ipotesi di un contesto che possa aver a che fare con traffici illeciti: l’area non è di certo distante da zone di spaccio al dettaglio di stupefacenti.

Il quadro tuttavia, su questo fronte ipotetico, si fa molto più sbiadito: il ragazzo è confermato che fosse incensurato e in procinto di ottenere la regolarizzazione sul territorio nazionale. Ma non era una persona che rimaneva sempre a Cuvio, suo domicilio in una struttura della croce rossa italiana per richiedenti asilo: si muoveva anche a Varese e nei paesi della valle. Difficile anche capire – e autopsia darà questa risposta – se fosse un assuntore di sostanze, fatto che potrebbe dunque giustificare una sua presenza sul posto.

Il corpo, traslato alla medicina legale di Varese, non presentava segni di violenza, altro fattore che avvalorerebbe quanto già espresso da fonti investigative a poche ore dai fatti, cioè che eventuali responsabilità di terzi sarebbero da escludersi (nella foto di repertorio, mezzi del soccorso alpino. Per il recupero della salma spni stati attivati tecnici Cnsas tra cui anche un medico che si è recato sul posto).

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Marzo 2025
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