Rocca: “Adesso conta di più il dopo Expo”
All'assemblea generale di Assolombarda, il presidente ha definito Milano «città Steam» dove convergono scienza, tecnologia, arte e manufacturing. Padoan: «Oggi l'Italia è un posto fantastico per lavorare e investire»
«Dobbiamo fare l’impossibile perché il successo di Expo diventi permanente perché nel mondo saremo giudicati più per il dopo che non per l’esposizione stessa». È questo il messaggio che Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, ha rivolto ai partecipanti dell’assemblea annuale che si è tenuta all’esposizione universale di Rho Fiera alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni.
I dati dell’economia lombarda che nei primi mesi del 2015 ha fatto registrare un saldo attivo delle nuove imprese nate su quelle cessate e una ripresa dell’occupazione con 4milioni e 250mila occupati, fanno ben sperare. Il presidente di Assolombarda ha spiegato la rivisitazione dell’acronimo Steam che definirà la rinascita di Milano. «I vincitori del futuro saranno quelli dominanti nelle aree Steam, cioè Science Technology Engineering Art and Mathematics. Noi abbiamo creato un diverso acronimo Steam (vapore) che vuole sottolineare il grande potenziale in un’area come questa della collaborazione fra la esse di scienza e la ti di tecnologia con la a di arte, ovvero creatività, design, moda, artigianato e la emme di manufacturing». È questa l’evoluzione coerente che Rocca vede per la città e il territorio perché lungo questo asse si può generare un maggior valore aggiunto fra i 17 e 24 miliardi di euro, con forti impatti positivi sul lavoro e sulle imprese.
Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha parlato di «straordinaria esperienza di Expo a Milano, manifestazione che gli industriali hanno fortemente voluto, contro i tanti scettici. La vera eredità è la consapevolezza del proprio valore che Expo ha dato agli italiani».
«In un quadro internazionale di chiaroscuro – ha concluso il ministro Padoan – L’Italia è un posto fantastico per lavorare e investire. Riforme strutturali, taglio delle tasse per le imprese e più reddito per le famiglie innescano un circolo virtuoso di fiducia che è il singolo fattore più importante».
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