Mantovani indagato in un filone dell’indagine della procura di Monza
Il politico lombardo indagato per corruzione in un filone dell'indagine che ha portato a un maxi blitz contro la 'ndrangheta. Non vengono però contestati reati di mafia

L’ex vicepresidente della regione Lombardia, ora consigliere regionale di Forza Italia, Mario Mantovani, è indagato per corruzione in un filone dell’indagine che ha portato a un maxi blitz contro la ‘ndrangheta LEGGI QUI. È stato lui stesso ad annunciare la perquisizione avvenuta in casa sua il giorno del blitz scrivendo su Facebook:
Avvenuta perquisizione questa mattina presso i miei uffici in relazione ai fatti (su cui indaga la Procura di Monza) di cui nulla so, che apprendo dai media di stamane e che sono lontanissimi dal mio agire politico e personale. Nulla è emerso. Sempre a disposizione della trasparenza e della legalità.
Al politico lombardo non vengono però contestati reati di mafia. In serata ha dichiarato: “Temo, dalla lettura dell’ordinanza del gip di Monza, di essere parte lesa di questa vicenda. Nel provvedimento odierno per esempio non esiste una mia intercettazione pubblicata ma solo persone che parlano di me. Sono pronto, fin da subito, ad essere ascoltato dalle autorità competenti per chiarire l’assoluta estraneita’ ai fatti contestati e per questo ho gia’ dato mandato ai miei avvocati di contattare gli uffici della Procura”.
“Sottolineo poi – continua l’ex vicepresidente della Regione Lombardia – come l’azione in occasione delle elezioni di Seregno fosse all’interno della normale attivita’ di supporto elettorale per i candidati del territorio indicati dal coordinamento regionale”. “Non accetto pertanto – conclude – che la mia storia personale e politica sia infangata da ombre e per questo ho intenzione di proseguire come sempre a testa alta nelle sfide che la vita mi ha, anche questa volta, chiamato ad affrontare”.
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