Messo in salvo l’antico Sipario teatrale di Gerolamo Induno
Grazie al contributo di Banca Popolare di Bergamo e Fondazione UBI per Varese l'enorme tela sarà trasferita e sottoposta a una prima pulitura, in attesa di un importante restauro
Era abitudine nei teatri del 1800 deliziare il pubblico in attesa dell’inizio dello spettacolo, quando gli ultimi ritardatari prendevano posto, mostrando sul palco un "Sipario d’autore", ovvero una grande quinta tirata come una tela, realizzata dai grandi artisti in voga all’epoca. Enormi opere d’arte che segnavano l’inizio e la fine dello spettacolo. Domenico Riccardi realizzò quello del Teatro alla Scala con la scena del Parnaso, Domenico Morelli quello del Teatro di Salerno definito, all’epoca, "il più bello esistente in Italia".
Quando Gallarate, grazie alla volontà di alcuni illustri cittadini, ebbe il suo teatro comparve anche il sipario d’autore. A dipingelo fu chiamato Gerolamo Induno, importante artista con bottega a Milano, che scelse di rappresentare uno dei momenti storici cruciali della storia dell’Unità d’Italia: Il Plebiscito di Napoli del 21 ottobre 1860.
La scena è molto complessa, si sviluppa su una superficie di circa nove metri per nove, raffigura Garibaldi tra la folla concitata, le bandiere sventolano al vento e su una la scritta W L’ITALIA UNA. La scena si svolge sul mare e sullo sfondo il Vesuvio in fumo.
Quando negli anni Trenta il teatro fu trasformato in cinematografo, il Sipario, di grande valore pittorio e storico, fu smontato e arrotolato. Dapprima portato alla Società Gallaratese degli Studi Patri e poi in un deposito del Palazzo del Broletto, abbandonato tra il materiale elettorale. L’ultima esposizione in pubblico risale al 23 dicembre del 1949, da allora è stato dimenticato fino a quando, grazie alla tenacia di Mariantonietta Bossi Protasoni Capo Delegazione Fai del Seprio e del progetto “Puntiamo i riflettori” è stato portato alla Gam con l’obbiettivo di sottrarlo al decadimento, metterlo in sicurezza e reastaurarlo. Dagli studi compiuti il Sipario di Gallarate risulta essere l’unico esemplare realizzato da Gerolamo Induno, probabilmente aiutato da Giuseppe Puricelli, artista di pregio purtroppo dimenticato.
Grazie al finanziamento di 6.000 euro di Banca Popolare di Bergamo e fondazione UBI per Varese, il Sipario potrà essere messo in sicurezza. Un primo, ma importatissimo passo in attesa di un complesso restauro, quantificato in circa 80.000 euro per il quale si stanno cercando i fondi. L’istituto bancario, da sempre sensibile al recupero di beni artisti del territorio, vanta tra gli altri il contrinbuto al restauro del Battistero di Varese.
La tela sarà portata nello Studio Nicora di Aramengo, già autore di importanti restauri dei sipari storici di Asti, Imperia e Ivrea, che realizzerà una prima pulitura e costruirà un telaio sul quale sarà montato il sipario.
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