Monastero di Torba, le novità sugli scavi archeologici
Il punto della situazione da parte della direttrice Alexandra Chavarria. Scavi aperti mercoledì e giovedì per incontrare gli esperti impegnati nel cantiere

Altri ritrovamenti longobardi al Monastero di Torba, durante la campagna di scavi in atto nell’area archeologica di proprietà del FAI – Fondo Ambiente Italiano. Campagna condotta per il quinto anno dall’Università di Padova e che dopo quasi due settimane di lavoro fa emergere alcune sorprese. Infatti, nei primi dieci giorni di ricerche presso la torre, all’interno e davanti la facciata, nell’area già scavata da Alessandro Deiana nel 1978, è stata documentata una complessa sequenza. Abbiamo interrogato la direttrice scientifica del cantiere per saperne di più.
Cosa è stato scoperto all’esterno della torre di Torba?
«All’esterno, a partire dal piano di cantiere di costruzione della torre, finalmente individuato a più di quattro metri di profondità, si sono alternate fasi di utilizzo con molteplici attività ad una fase di dissesto idrogeologico, databile tra VI e VII secolo e causata da una fase climatica particolarmente piovosa (conosciuta in tutta Europa come “piccola età del ghiaccio tardoantica”)».
Sono state trovate tracce del passato longobardo?
«All’interno di questa fase si colloca la sepoltura rituale di un cavallo (con la testa tagliata e inumata a parte), un evento che, in alcuni cimiteri è stata collegato all’inumazione di un importante personaggio longobardo forse sepolto sotto l’ingresso dell’edificio».
Quali informazioni sono possono ricavare dagli scavi in merito alla funzione della torre?
«All’interno della torre sono attestate le medesime fasi di accrescimento naturale individuate all’esterno, intervallate ad attività domestiche e artigianali testimoniate da scorie di fusioni e piccoli forni di una fucina. Questo ci permette di comprendere quali attività si portavano a termine in questo edificio nel corso del tempo. Lo scavo proseguirà fino al 14 settembre per arrivare anche all’interno alle prime fasi di utilizzo del vano terra della torre».
Chi vuole saperne di più può recarsi al Monastero mercoledì 12 e giovedì 13 settembre, alle ore 15.00, per incontrare gli esperti impegnati nel cantiere e scoprire di più sulla storia millenaria di questo luogo attraverso i recenti ritrovamenti.
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