Cistellum, da due anni senza “casa” per colpa della Pedemontana
La squadra di Cislago è ancora costretta a giocare nei comuni vicini: il cantiere della nuova autostrada ha cancellato il vecchio centro sportivo e per quello nuovo bisogna attendere fino all'anno prossimo
A due anni dall’inizio dei lavori per la realizzazione della Pedemontana, il Cistellum continua ad essere senza campo di gioco. La nuova autostrada si è infatti dimostrata un vicino scomodo per la squadra di calcio locale, avendo occupato buona parte del terreno su cui sorgevano le strutture per gli allenamenti e per le partite. Una situazione che vi abbiamo già documentato tempo fa: dei due campi regolamentari ubicati tra via Meda e via Cesare Battisti (uno in sabbia e uno in erba naturale), il primo ora giace dimezzato e inagibile nell’immenso cantiere, mentre del secondo ne è rimasta solamente una parte in erba sintetica. Una poco accorta gestione dei lavori ha infatti impedito, seppur per pochi metri, la preservazione della metratura necessaria ad un campo regolamentare, rendendo quindi possibile calcare il verde di Cislago solamente alle squadre giovanili fino alla categoria Juniores.
Il Comune ha assicurato recentemente che la costruzione del nuovo centro sportivo inizierà a breve e che quindi il Cistellum, per la prossima stagione sportiva, potrà usufruire di un campo omologato per la Juniores e per la prima squadra. Le partite casalinghe della prima squadra sono ora giocate sul vicino campo di Rescaldina, dopo un anno giocato su quello di Saronno.
Tra l’altro, di recente, i giocatori hanno subito il furto di alcuni oggetti personali, una situazione che fa ulteriormente aumentare il desiderio di una "casa" propria. La società cislaghese spera quindi di avere presto a disposizione un proprio centro sportivo che dovrebbe sorgere non molto lontano dall’attuale piattaforma ecologica, in via Giuseppe Mazzini.
«Purtroppo – spiega Giovanni Melis, consigliere della società ed ex giocatore dal 1965 – a causa di quello che è accaduto negli ultimi due anni, alcune famiglie locali hanno preferito iscrivere i loro figli altrove a scapito di chi da anni sostiene l’associazione calcistica del paese». Ma, gli fa eco Mantegazza, «quanto accaduto ci dà ulteriore forza per porre le basi per il futuro, con una compagine societaria già completamente ristrutturata. E a fronte di qualche defezione, siamo comunque riusciti ad avere un aumento del numero di iscrizioni nel settore giovanile. E alla realizzazione del nuovo centro sportivo intendiamo stipulare una collaborazione innovativa, formativa e costruttiva con una società professionistica di alto livello per valorizzare ancora di più il nostro vivaio».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.