Azioni Unicredit: le previsioni per il 2019

La domanda è legittima, come lo sono sempre i quesiti di questa natura: conviene, in questo momento, acquistare azioni Unicredit? La risposta, tuttavia, rischia di essere oltremodo oziosa, e non per colpa dell’interlocutore

vario

La domanda è legittima, come lo sono sempre i quesiti di questa natura: conviene, in questo momento, acquistare azioni Unicredit? La risposta, tuttavia, rischia di essere oltremodo oziosa, e non per colpa dell’interlocutore.

Il fatto è che prevedere l’andamento della quotazione delle azioni Unicredit è, a oggi, esercizio quantomeno azzardato: i dati ufficiali degli ultimi esercizi, infatti, rilevano come la stabilità delle azioni dell’istituto di Piazza Gae Aulenti abbia già superato prove particolarmente ardue, subendo forti contraccolpi ma rimettendosi ogni volta in carreggiata.

A ben vedere, tuttavia, parte la durissima – e mai completamente sanata – contrazione del valore delle azioni verificatasi tra la fine del 2007 e gli inizi del 2009, Unicredit ha quasi sempre fatto registrare una trendline positiva. Pertanto, se gli investitori di 10 anni fa possono dichiararsi insoddisfatti dell’esito dell’acquisizione di pacchetti azionari dell’Istituto, avendo visto volatilizzarsi una notevole percentuale del loro investimento, quelli di più recente sottoscrizione non possono affatto lamentarsi, dato che il titolo (specie se acquistato quando era ai suoi minimi storici) sta facendo registrare degli incrementi lenti e cadenzati, ma costanti. Persino il cosiddetto biennio nero 2015-2016 (viziato però da alcune afflizioni di carattere normativo e non da deficit performativi del titolo) sembra essere stato superato di slancio, grazie a una nuova governance e a una rinnovata politica di investimenti sui mercati esteri.

D’altronde, non è un mistero che Unicredit goda di una certa reputazione soprattutto presso i mercati che guardano a est, sulla breve (Europa Orientale, Penisola Araba) come sulla lunga (mercati emergenti del Sud-Est Asiatico) distanza. Certo, con i mercati UE in generale contrazione non è facile dichiarare un istituto “blindato” dal pericolo di oscillazioni e trendline negative, ma le previsioni per il 2019 sono oltremodo ottimistiche.

Precisiamo ulteriormente: per sua natura, Unicredit non sarà mai un istituto bancario in grado di produrre performance da record. La sua politica è differente, per non dire radicalmente opposta, e oggi – forse anche sulla scorta delle esperienze del passato – si fonda su iniziative finanziarie a ridotto margine di rischio, anche quando si tratta di investimenti di una certa entità. Ciò rende la prima banca italiana per volume d’affari una sorta di “porto sicuro” per piccoli e medi investitori, mentre l’appeal tende a scendere quando a si tratta di interfacciarsi con realtà più grandi e/o “rapaci”. Il tutto, poi, è ovviamente da relativizzare in base al contesto, perché un conto sono gli investimenti sul territorio italiano e un altro sui cosiddetti mercati emergenti, dove – come abbiamo già visto – Unicredit può vantare una posizione di leadership.

Alla luce di tutto ciò, il 2019 si prospetta per Unicredit come un anno di consolidamento. La sua vocazione di hub per investimenti all’estero la mette relativamente al riparo da brutte sorprese derivanti da eventuali contrazioni del mercato finanziario italiano. Inoltre, la diversificazione dei prodotti può soddisfare le esigenze di un ventaglio molto ampio e variegato di clienti.

In sintesi, per l’anno corrente Unicredit rappresenta un buon investimento, relativamente sicuro e con dei margini di profitto lusinghieri anche se privi di picchi. L’ideale per un piccolo o medio risparmiatore alla ricerca di una rendita più o meno sicura, o di un investitore intenzionato a inserire azioni della banca in un bouquet di titoli eteroclito e diversificato.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 24 Gennaio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.