Astuti: “Bonus bebè discriminatorio. Persi tempo e contributi”
Il consigliere del PD Astuti critica la decisione della giunta leghista sulla norma che è stata dichiarata illegittima dalla corte d'appello

Bonus bebè: illegittimo il requisito di residenzialità in Lombardia.
La corte d’appello di Milano ha ordinato alla giunta lombarda di modificare la regola dei cinque anni di residenza continuativi in Lombardia per entrambi i genitori del nuovo nato come requisito per avere il bonus.
Il consigliere regionale del PD Samuele Astuti sottolinea il significato della decisione: «Nel 2015 la giunta leghista decise di introdurre una discriminatoria quanto inutile restrizione per l’ottenimento del bonus bebè: il vincolo di 5 anni di residenza in Lombardia per poter fare domanda. Un provvedimento del genere non discriminava solo le mamme e i papa’ non italiani, ma anche le famiglie italiane provenienti da altre regioni!
Ora finalmente la corte di Appello ha decretato l’inammissibilità di questa norma. Tuttavia, colpa dell’insistenza della giunta leghista a discriminare i più deboli, sono state sprecate risorse pubbliche con appelli e ricorsi!»
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