All’Insubria una “settimana dell’economia”
Economisti e docenti da tutto il mondo interverranno nel corso della Summer School organizzata dal professor Gioacchino Garofoli
Si aprirà questo pomeriggio, all’Università dell’Insubria, la "Summer School" del dottorato in Economia della produzione e dello sviluppo organizzata dal professor Gioacchino Garofoli. Una settimana densa di appuntamenti dedicati all’approfondimento e al dibattito sullo scenario economico europeo ed extra europeo. Diversi e di rilievo i relatori: docenti ed economisti provenienti da tutto il mondo.
«L’amnesia dei governi nazionali ed europeo sembra particolarmente grave – introduce l’organizzatore -. Solo questa parte del mondo sembra aver dimenticato gli insegnamenti della Grande Crisi del ’29 . È piuttosto strano che mentre nei paesi extraeuropei le risposte di politica economica alla crisi siano sostanzialmente coerenti rispetto alle cause che l’hanno provocata, nei paesi europei si continua invece a perdurare negli errori di valutazione, con l’introduzione di misure che spesso peggiorano le condizioni di funzionamento dei sistemi economici del nostro continente. Nei paesi extraeuropei si spinge, spesso, sulla crescita della domanda interna, sostituendo investimenti e spesa pubblica alle esportazioni che hanno fortemente rallentato, non solo in Cina ma anche, soprattutto in India e in Brasile. Nei paesi extraeuropei (spesso anche negli USA) si favorisce l’accesso al credito da parte delle imprese e delle famiglie, si sostengono i progetti di ricerca e sviluppo e di innovazione, si sostengono le spese per la formazione, ci si preoccupa dell’occupazione. I paesi europei continuano imperterriti a perseguire politiche di rigore (esattamente le stesse politiche introdotte negli Usa immediatamente dopo la crisi del ‘29) che non possono che accentuare gli effetti della crisi economica».
Tra i relatori stranieri si segnalano: Shahid Yusuf che ha lavorato a lungo con Stiglitz alla Banca Mondiale ed ha scritto con lui un libro, Robert Wade della London School of Economics (il primo a scrivere – circa 20 anni fa – un libro sui processi di industrializzazione e sulle politiche economiche dei paesi asiatici), di Stuart Holland che ha introdotto una interessante (ed efficace) proposta di uscita dalla crisi economica europea, di André Nassif, giovane e brillante economista brasiliano che ci parlerà non solo delle politiche economiche introdotte in Brasile ma anche del ruolo del Banco Nazionale di Sviluppo. Ma le risposte alla crisi economica non dipendono esclusivamente dalle risposte delle politiche economiche nazionali ed europee ma anche dalla capacità di innescare idee e progetti dal basso, di innervare processi di apprendimento e di innovazione a livello territoriale. Per questo gli interventi di Allen Scott (University of California), di Gilels Novarina (Université e Grenoble) e Nadine Levratto (Université Paris X) faranno riferimento ad interessanti esperienze di sviluppo territoriale, con un approccio "mesoeconomico" che riesce ad individuare e ad innescare meccanismi di apprendimento e di interazione che sono alla base della formazione di esperienze di successo (città creative, tecnopoli).
L’obiettivo del confronto che avrà luogo a Varese (sala Seminari della sede di via Monte Generoso) è, dunque, quello di far emergere alcune idee, proposte e linee di politica economica coerenti rispetto ai problemi attuali e capaci di trovare soluzioni per l’occupazione e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini europei. Aprirsi a nuove idee ed opportunità che possano determinare effetti economici e sociali rilevanti rappresenta una sfida culturale non solo per gli studiosi e i “policy maker”, ma anche per la società civile e per i cittadini attivi in Italia e in Europa.
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