Invidia porta in Parlamento il caso della polizia postale di Varese
Il deputato M5s ha depositato in Commissione Affari Costituzionali un’interrogazione rivolta al Ministero dell’Interno per ottenere delle risposte chiare sulle condizioni in cui versa la sezione varesina

«Oggi ho depositato in Commissione Affari Costituzionali un’interrogazione rivolta al Ministero dell’Interno per ottenere delle risposte chiare sulle condizioni della Polizia Postale di Varese – spiega il deputato del Movimento 5 Stelle Niccolò Invidia -. Questa, avendo una carenza di personale, versa in una situazione di particolare criticità, risultando ormai non operativa da ben otto mesi. In questa sezione, infatti, nel 2014 risultavano in forza solo sei operatori. Da allora il personale assegnato alla sezione si è ridotto fino a sparire. La cosa è inaccettabile. Tale condizione ha portato alla chiusura di fatto, ancorché non in via ufficiale della sezione di Varese che pure vede assegnato alla sua competenza un territorio di vasta dimensione».
«Allo stato attuale – continua Invidia – i cittadini della provincia di Varese sono costretti a rivolgersi alla sezione della Polizia Postale di Como ponendo in essere una situazione assolutamente inaccettabile per i cittadini della nostra provincia e allo stesso tempo difficilmente gestibile dalla sezione della polizia postale comasca che si vede sovraccaricata di lavoro».
«La mia interrogazione spera di raccogliere l’appello di qualche settimana fa del Siulp e va dritta al Ministero di Salvini, a cui chiedo di assumere iniziative con urgenza, al fine di garantire la piena funzionalità della sezione della polizia postale di Varese. Ci tengo a ringraziare il Siulp e Paolo Macchi per l’importante contributo fornito nella segnalazione di questa grave mancanza nel nostro territorio» conclude il deputato luinese.
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