La chiesa del carcere torna a vivere con il lavoro dei detenuti
Al corso di imbianchino organizzato da Enaip hanno partecipato dieci persone. Sanificate anche le docce e sistemate alcune celle e la zona colloqui
Imbianchini con specializzazione in decorazioni. E’ questa la qualifica che ieri, dopo un esame, hanno conquistato gli studenti del corso organizzato da Enaip nel carcere di Busto Arsizio. Al corso, durato 200 ore, hanno partecipato dieci persone.
«Si tratta di una professionalità molto spendibile – spiega il direttore del carcere Orazio Sorrentini –. E mi piace sottolineare che, a differenza di altri corsi, questo non prevedeva un compenso per i partecipanti. Quindi tutti erano molto motivati a portarlo a termine». Una cosa non scontata in un carcere, dove una mancata visita di un parente, una "brutta" notizia sul processo o anche solo l’inattività forzata di una vita in una cella troppo piccola possono ostacolare un progetto.
Nel corso delle settimane i partecipanti hanno decorato la nuova chiesa, sanificato le docce, sistemato alcune celle e l’area dei colloqui con i familiari. «Il punto dolente – spiega il direttore – arriva però dopo la scarcerazione. Non esiste una rete che aiuti queste persone a spendere veramente le competenze acquisite sul mercato. Fortunatamente ci sono le assistenti volontarie o gli assistenti sociali che si impegnano per trovare oppurtunità concrete di lavoro».
A festeggiare insieme a loro ieri c’erano i docenti, l’assessore provinciale Alessandro Bonfanti, i rappresentanti della scuola edile di Varese Alberto Rimoldi e Pierangelo Reguzzoni, Rina Sartorelli e Laura Ferioli di Enaip, Don Silvano e i rappresentanti dell’istituto, il commissario Rossella Panaro, l’ispettore capo Antonio Coviello, l’educatrice Valentina Settineri e alcuni agenti di Polizia penitenziaria che hanno garantito per la parte legata alla sicurezza.
Questa non è comunque l’unica attività formativa che si svolge nella casa circondariale di Busto. Nel corso dell’anno ci sono infatti corsi per la lavorazione del legno, idraulica, di cioccolateria o di giardineria, accanto ad attività di stampo diverso come il teatro, la musica e lo yoga.
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