La Regione pagherà 9 borse di studio extra per gli specializzandi dell’Insubria

In attesa di conoscere i contratti che finanzierà il Ministero, Regione ha finanziato il potenziamento degli specializzandi con 85 borse. In provincia verranno assunti 140 infermieri di famiglia

sciopero medici

Sono nove le borse di studio extra che Regione Lombardia pagherà ad altrettanti specializzandi dell’Università dell’Insubria per gli ospedali della Sette Laghi.

In particolare, i fondi stanziati dalla giunta riguardano: 1 borsa di studio per anestesia e rianimazione, 1 per chirurgia generale, 1 per chirurgia vascolare, 2 per ginecologia e ostetricia, 1 per malattie apparato respiratorio, 1 per medicina urgenza, 1 per medicina interna, 1 per ortopedia e traumatologia. Nessuna per pediatria, la grande assente, ma si attendono i contratti che finanzierà il Ministero.

Al momento, non è ancora stato pubblicato il bando con l’elenco dei contratti disponibili suddivisi per ateneo. L’esame sarà il 22 settembre e si sa che ci saranno 4500 contratti in più dello scorso anno. 

La Lombardia pagherà 85 contratti aggiuntivi mettendo a disposizione 9.762.000 euro. Per ottenere una di queste borse di studio, però, si dovrà dare garanzia di rimanere a lavorare negli ospedali lombardi per almeno 3 anni dopo la specializzazione.
«I nuovi contratti di formazione – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – si aggiungono alla quota lombarda delle borse di studio nazionali. Dal 2016 a oggi, dal mio insediamento al Welfare, abbiamo intrapreso un percorso di rafforzamento delle opportunità formative specialistiche, passando dalle 35 borse regionali alle attuali 85. L’obiettivo è quello di colmare il gap che, da diversi anni, sta determinando una notevole difficoltà nel reperimento dei medici negli ospedali della Lombardia».

Fondi suddivisi in cinque anni
I fondi per le 85 borse di studio regionali si suddividono in cinque anni. In particolare 2.215.000 euro per ciascuna delle annualità 2020 e 2021, 2.210.000 per gli esercizi 2022 e 2023, 1.092.000 euro per il 2024.

L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIA
«Il piano di assunzioni straordinarie e aggiuntive per personale sanitario da impiegare a livello territoriale e l’attivazione di borse di studio per medici specializzandi sono la dimostrazione che Regione Lombardia vuole dare vitalità al comparto in maniera incisiva. Auspichiamo massima collaborazione da parte del Governo» ha commentato Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone – Si tratta di due provvedimenti di grandissima importanza e che vogliono potenziare il nostro sistema sanitario dopo lo stress-test del Covid».

Sono circa 96 i milioni di euro messi sul piatto per assumere 1.600 infermieri di famiglia o di comunità: nella nostra provincia arriveranno 72 infermieri alla Sette Laghi e 70 alla Valle Olona: «Durante l’emergenza – prosegue Monti – si è riscontrata la necessità di efficientare le azioni terapeutiche e assistenziali di tipo domiciliare sia per i pazienti positivi al Covid sia per i pazienti cronici in generale. Questa strategia intende perciò rafforzare la presa in carico, permettendo inoltre alle USCA una collaborazione efficace con gli infermieri di famiglia o di comunità. Sarà dato mandato alle ATS e alle ASST di avviare le procedure di reclutamento. Il nostro obiettivo, come maggioranza in Regione, è quello di non fermarci qui: contiamo di ripetere questi interventi straordinari anche nei prossimi anni nella speranza che il Governo di Roma non si metta di traverso come spesso ha fatto».

E sul ruolo degli specializzandi nella recente emergenza si è espresso il consigliere DEM Samuele Astuti: « Oggi in Commissione Sanità abbiamo ascoltato le richieste degli specializzandi. Il loro contributo durante l’emergenza è stato provvidenziale e non può essere liquidato con una pacca sulla spalla e con un semplice ringraziamento. C’è bisogno che gli venga, innanzitutto, riconosciuto l’indennizzo previsto per tutti gli operatori sanitari, oltreché il diritto alle ferie (i trenta giorni di assenza giustificata non bastano), la rendicontazione delle ore di lavoro e il diritto alla maternità. In Commissione dobbiamo lavorare, uniti, per garantire a questi giovani specializzandi i diritti che gli spettano».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 16 Luglio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.