Le lettere di Etty: il dramma della Shoa secondo Andrea Chiodi
In occasione della Giornata della Memoria, gli studenti hanno assistito allo spettacolo del regista varesino. Una piece nata dalle lettere di una deportata ad Auschwitz

Uno spettacolo che per Andrea Chiodi rappresenta un coinvolgimento anche personale dovuto all’origine ebraica di parte della sua famiglia.«Grazie all’amicizia con Marina Corradi, che di tutto questo ne ha fatto una riduzione adatta al teatro, e la collaborazione dell’attrice Angela Demattè, nasce “Etty Hillesum, cercando un tetto a Dio”», lo spettacolo presentato questa mattina agli studenti. Il titolo ci proietta dritti all’interno della vicenda: si tratta infatti una frase di Etty nel campo di concentramento. «Il male non è perciò una punizione di Dio, concezione ebraica, ma l’errore sta nell’uomo, contaminato dal peccato – spiega Chiodi- non vogliamo solo raccontare la storia ma, sottolineando l’umanità del personaggio, guardare la vicenda attraverso lo sguardo di una giovane ebrea».
Benché lo spettacolo non fosse stato progettato solo per un pubblico scolastico, ha riscosso molto interesse da parte degli studenti, in particolare le ragazze, catturate dalla figura di Etty. La sceneggiatura, dopo varie modifiche e ricerche (la compagnia teatrale è stata ad Amsterdam, città di Etty), è rimasta volutamente semplice (una sola sedia), in modo da trasmettere solitudine ed esaltare la centralità della protagonista. Colto dalla domanda sul senso dell’opera nel mondo “scuola” Andrea Chiodi ribadisce l’importanza del ricordo e dell’educazione, specie in questo momento: «bisogna risvegliare la società e sviluppare cultura, l’Italia possiede un grandissimo patrimonio artistico, e i ragazzi non ne sono quasi a conoscenza».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Fabio Rocchi su "Mio figlio di 7 anni allontanato dall'oratorio di Gorla Maggiore perché musulmano"
fracode su Anche questa domenica si scende in piazza a Varese per la Palestina
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.