Concordo con cirovar e aggiungo qualche osservazione. Qualche anno or sono, quando le mie figlie erano in età scolare, mi sono preso la briga di leggere un testo di religione ( IRC).Ho avuto la chiara impressione che lo scopo del testo fosse quello di vendere un “prodotto” e che le tecniche usate dai redattori fossero simili a quelle usate nella pubblicità. Sottile persuasione che punta all’inconscio, ed a creare un legame emotivo: metodo scorretto, specie se rivolto a un bambino.
Rispetto per l’impegno e la professionalità del docente, ma la sua lettera mi pare ovvia. Sarebbe come chiedere al macellaio se la sua carne è buona.
La parziale svolta “laica” del 1984, benché fosse il massimo possibile in quel frangente, in realtà ha introdotto un “effetto collaterale” negativo: la possibilità di spacciare per “culturale” ( quindi adatto a chiunque) un insegnamento che invece è necessariamente solo per alcuni. Questa lettera ne è la conferma.
Adamoli non è uno sprovveduto, ma stranamente mescola le pere con le mele. Si riferisce all’IRC ( Serve l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole…) e suggerisce il vaglio della CEI, entrambe oggetti della Chiesa Cattolica, ma poi parla di “insegnamento della cultura cristiana”. Il cristianesimo è un contenitore molto più ampio del solo cattolicesimo. Mormoni, Anglicani, Protestanti, Ortodossi e Testimoni di Geova sono cristiani, ma non cattolici.
Concordo con cirovar e aggiungo qualche osservazione. Qualche anno or sono, quando le mie figlie erano in età scolare, mi sono preso la briga di leggere un testo di religione ( IRC).Ho avuto la chiara impressione che lo scopo del testo fosse quello di vendere un “prodotto” e che le tecniche usate dai redattori fossero simili a quelle usate nella pubblicità. Sottile persuasione che punta all’inconscio, ed a creare un legame emotivo: metodo scorretto, specie se rivolto a un bambino.
in Religione a scuola? Parliamone seriamente
Rispetto per l’impegno e la professionalità del docente, ma la sua lettera mi pare ovvia. Sarebbe come chiedere al macellaio se la sua carne è buona.
La parziale svolta “laica” del 1984, benché fosse il massimo possibile in quel frangente, in realtà ha introdotto un “effetto collaterale” negativo: la possibilità di spacciare per “culturale” ( quindi adatto a chiunque) un insegnamento che invece è necessariamente solo per alcuni. Questa lettera ne è la conferma.
in Religione a scuola, la testimonianza di un docente
Adamoli non è uno sprovveduto, ma stranamente mescola le pere con le mele. Si riferisce all’IRC ( Serve l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole…) e suggerisce il vaglio della CEI, entrambe oggetti della Chiesa Cattolica, ma poi parla di “insegnamento della cultura cristiana”. Il cristianesimo è un contenitore molto più ampio del solo cattolicesimo. Mormoni, Anglicani, Protestanti, Ortodossi e Testimoni di Geova sono cristiani, ma non cattolici.
in Religione a scuola? Parliamone seriamente