Tre opere pittoriche tornano a Palazzo Marliani Cicogna
Erano collocate nell'ufficio del sindaco, che le ha fatte rendere alle Civiche raccolte d'arte
Come già annunciato dal sindaco Gigi Farioli in occasione della Giornata del Ringraziamento, tre opere del patrimonio delle Civiche Raccolte d’Arte, collocate nell’ufficio del primo cittadino, sono state riportate ieri al museo di palazzo Marliani Cicogna.
Dopo oltre un anno di assenza, dunque, torneranno a disposizione di tutta la cittadinanza tre opere importanti sia in ordine al significato storico – artistico, sia per il legame con le tradizioni religiose e lavorative della Città. Ognuna di esse infatti racconta ed evoca tradizioni, glorie artistiche, valori religiosi, vita e vicende di una comunità cittadina. E in esse la comunità cittadina di oggi si identifica ancora, facendole vivere in una muta e continua comunicazione, nella quale sta soprattutto il valore di ogni opera d’arte.
In particolare le prime due opere fanno parte del gruppo di opere identificate come “testimonianze devozionali”, nel quale sono compresi affreschi, dipinti e sculture di soggetto religioso, provenienti da cascine, edicole, cappelle, opere a volte di incerta fattura, ma dense di significato, per il valore di segno religioso che per secoli ebbero per la popolazione, che attorno ad esse si radunava per occasioni di preghiera o di festa.
Sono “La Circoncisione del Battista”, un olio su tela di ignoto artista, proveniente dal seicentesco Oratorio della Cascina dei Poveri, dipinto di grandi dimensioni, di fattura modesta, che riveste comunque un valore storico e documentario e “Crocifissione”, affresco, opera di ignoto risalente al Settecento, staccato ad opera dell’Amministrazione Comunale nel 1996 dalla storica cascina detta ‘La Ciama’, in via Silvio Pellico, prima della sua demolizione. Sebbene rovinato dal tempo e dall’incuria, l’affresco, oggetto di un opportuno restauro, sta a rappresentare un segno importante della fede dei nostri antenati.
Torna a palazzo Cicogna anche "La Filatrice" dell’artista bustese Enrico Crespi (Busto Arsizio, 1854, Milano 1929). Il dipinto, del 1906, rappresenta una scena “di genere”, tipica della pittura del Crespi, in bilico tra i toni tardo romantici e il realismo Ottocentesco. Una bimba è intenta a filare nella povertà dell’ambiente domestico. Il viso stanco ma dolce, la severità dell’impianto compositivo, il tono quasi monocromo suggeriscono il legame con le nostre tradizioni lavorative.
Proprio per questa forza suggestiva che allude al carattere semplice ma forte, alla tenacia alla dedizione al lavoro tutta bustocca, che ha sostenuto nei secoli lo sviluppo economico e sociale della nostra città, La Filatrice era stata eletta sin dalla sua apertura (1990) a immagine–simbolo del Museo.
La riapertura delle sale del Museo Civico è prevista per settembre, in occasione della inaugurazione della tappa bustese della mostra su Arturo Tosi.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Felice su Sabato è il giorno di Va Live Pal: musica, arte e impegno civile ai Giardini Estensi di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.