Stadio: si va verso la mediazione tra Sogliano e il Comune
Un "arbitro" nominato ad hoc dirà entro il 15 gennaio se è possibile affidare in via diretta Masnago alla società biancorossa
Sogliano insiste, Bonomi media, Fontana ci pensa. La questione relativa al futuro dello stadio di Masnago prosegue senza che dall’incontro odierno, svoltosi a Palazzo Estense, si segnalino decisioni definitive.
Ciò che è emerso però va nella direzione di una ulteriore ricerca di un punto di equilibrio tra le parti in causa, il Comune da un lato, il Varese 1910 con i propri finanziatori dall’altro. Determinante in questo senso l’intervento dell’avvocato Giuseppe Bonomi, che nell’occasione riveste i panni di consulente di Palazzo Estense. La sua proposta è infatti stata quella di nominare un professionista di alta levatura che possa dare entro metà gennaio una risposta all’ultima proposta avanzata da Ricky Sogliano (nella foto con il Sindaco, ai festeggiamenti per la promozione in C2), ovvero che il Comune affidi in via diretta lo stadio alla società biancorossa. Il mediatore dovrà quindi giudicare se questa mossa sia possibile dal punto di vista giuridico o, in alternativa, indicare un’altra soluzione per muovere l’empasse.
Tutto ciò dovrà avvenire entro un mese – non oltre il 15 gennaio – per un motivo ben preciso: al 31 gennaio chiude il calcio mercato e i Sogliano devono decidere come impostare la campagna. Se quindi proseguire con le trattative già avviate per rafforzare la squadra (nel caso di risposte positive sullo stadio) o lasciare la rosa così com’è se non addirittura cedere i pezzi pregiati (nella foto: Lepore) a disposizione di Mangia.
All’incontro di oggi non è mancato il confronto serrato, soprattutto all’inizio, quando Sogliano ha fatto notare in modo perentorio i mesi trascorsi dalla sua prima proposta. Poi però si è proseguito in modo più conciliante, grazie anche alla mediazione di Bonomi, figura ben voluta da entrambe le parti.
Tra le cose rimaste in sospeso ci sono anche le posizioni degli altri due progetti che riguardano l’area di Masnago, uno ideato dallo studio Caravati, l’altro portato avanti da un’immobiliare milanese. Progetti che al momento non paiono poter concorrere con quello del gruppo G.S.C., partner di Sogliano: da ambienti vicini al Varese pare comunque che dalla sede bergamasca della società l’incontro in Comune sia stato giudicato in modo positivo.
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