De Palo: “Consiglio comunale dei ragazzi, altra occasione persa”

Il consigliere comunale dell'Ulivo atacca l'amministrazione: "Non ci hanno nemmeno detto perchè hanno bocciato l'emendamento"

La denuncia arriva da Francesco De Palo, consigliere comunale dell’Ulivo. Durante l’ultimo consiglio comunale in cui è stato approvato il Bilancio di previsione 2007, il 30 marzo scorso, l’Ulivo aveva presentato un emendamento per la promozione di un  progetto di educazione civica rivolto ai ragazzi delle scuole medie e agli adolescenti finalizzato all’elezione del consiglio comunale e del sindaco dei ragazzi. Un progetto che, nei nostri propositi dei proponenti, avrebbe dovuto essere coordinato dal Comune ma che avrebbe potuto sollecitare il coinvolgimento volontario delle realtà più vicine al mondo giovanile: oratori, associazioni sportive e scuole innanzitutto. 

«In tal modo si sarebbe tentato di avvicinare i ragazzi alla vita amministrativa, confidando soprattutto sul fatto che gli incontri periodici tra il consiglio comunale ed il sindaco dei ragazzi e gli amministratori “veri” avrebbero potuto offrire l’occasione ai ragazzi di vedere realizzate alcune delle idee da loro elaborate – spiega Francesco De Palo -. Quel nostro emendamento è stato bocciato dal voto contrario del centrodestra, nonostante le parole di apprezzamento che l’anno scorso erano state pronunciate da qualche assessore della giunta di centrodestra . Ma la cosa più grave è che su questo nostro progetto (o contro di esso) la Casa delle Libertà non ha ritenuto di dover dire una sola parola. E così ora nessuno sa con certezza per quali motivi il centrodestra abbia deciso di affossare un’idea tanto semplice e ragionevole, ed altrettanto economica, a costo zero per le casse comunali. Evidentemente non esistono parole capaci di giustificare una scelta così sbagliata qual è stata quella dei berlusconiani. Viste le poco edificanti scene a cui abbiamo assistito (senza parteciparvi) quella sera in consiglio comunale – prosegue De Palo – quando si è parlato di altre cose, qualcuno ha pensato che forse è andata bene così, perché un’eventuale presenza di ragazzi non li avrebbe certo incoraggiati  nella loro voglia di partecipazione. Invece no, a costo di apparire ingenui, vogliamo pensare che la loro presenza avrebbe anche potuto funzionare da deterrente,  e rendere più proficui i lavori dell’assemblea civica. Anche a questo sarebbero serviti il consiglio comunale ed il sindaco dei ragazzi. Un’altra occasione mancata, da parte di chi ci amministra, per dimostrarsi attento alla Cassano di domani», conclude amaro De Palo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Aprile 2007
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