Fondazione Blini: una sorpresa, ma… non per tutti
Marta Tosi e Mariella Pecchini (Ulivo) profondamente irritate per il metodo delle nomine e il ruolo giocato nella vicenda, a loro insaputa, dal loro stesso gruppo
Riceviamo e pubblichiamo
Fondazione
“Blini”: una sorpresa…ma non per tutti
Durante
il Consiglio Comunale del 18 aprile i consiglieri non hanno potuto né
esprimere le proprie posizioni né discutere né votare
in merito alla delibera sulla costituzione della fondazione “Blini”.
Il
Sindaco ha comunicato il rinvio della discussione della delibera,
comunque blindata e inemendabile. Tanto più urgente ci pareva
la necessità di una discussione in Consiglio data l’imminente
firma definitiva dello Statuto prevista per il giorno 19 aprile da
parte del Presidente della Provincia.
A
sorpresa il sindaco ha annunciato i nomi dei componenti, per quanto
in modo fumoso e parziale. Ci piacerebbe sapere chi ha deciso tali
nomine e presso quali sedi istituzionali sono state prese le
decisioni. Ovviamente questa domanda non ha ricevuto risposte.
Escludere
il dibattito nelle commissioni e in Consiglio comunale, portare
delibere inemendabili e non avere mai coinvolto le associazioni
culturali presenti sul territorio non è ciò che si
definisce partecipazione. E forse con questi metodi nemmeno
democrazia!
Tale
procedimento risulta purtroppo avallato anche da parti della
minoranza. Insomma, sembra che una maggioranza spregiudicata ma
furbesca offra un inciucio ad una minoranza, che miope o avida
accetta.
E’
stato fatto tutto di nascosto: noi, consigliere dell’Ulivo
cittadino, non iscritte ad alcun partito politico, l’abbiamo saputo
direttamente dal sindaco.
Concepiamo
la politica come servizio alla città, non come un ignobile
mercato.
Ribadiamo
inoltre la nostra scelta antifascista ricordando il valore storico
dell’edificio di Piazza Trento e Trieste – sede deputata per la
Fondazione – quale simbolo nefasto per i partigiani bustocchi, per
i deportati nei campi di sterminio, per le persone che hanno fatto
del loro antifascismo e delle regole democratiche un valore fondante
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