Gettati nel cortile della scuola, i rifiuti recuperati dal fiume
In una lettera, il presidente dell'associazione genitori della scuola elementare Galilei denuncia la paradossale storia di "pulizia" sul Vellone
Riceviamo e pubblichiamo
Le scrivo, in qualità di Presidente dell’Associazione Genitori della Scuola Primaria Statale "G.Galilei" – Via Carrano 8 –21100 – Varese, per denunciare una situazione paradossale: nelle vicinanze dell’istituto scolastico scorre il torrente Vellone che, circa due mesi or sono, è stato ripulito da sterpaglie ed oggetti vari scaricati abusivamente da persone incivili.
Sin qui tutto bene anzi ringraziamo sentitamente tutti coloro che hanno collaborato a questa manifestazione di civiltà.
Però non riusciamo a capire perché tutta l’immondizia recuperata sia stata poi riversata all’interno del cortile della scuola dove gli alunni, soprattutto in queste belle giornate, trascorrono la loro ricreazione con gli insegnanti.
La situazione, ne converrà, è paradossale perché non capiamo se i mucchi di rifiuti rappresentino una lezione di educazione civica o un atto di sconsiderata disattenzione di chi è preposto a coordinare la macchina pubblica. Come potrà notare dalle fotografie (allegate al presente documento) scattate al di fuori della scuola, oltre alle ramaglie, pericolose di per sé, ci sono anche i resti di una caldaia, con un pezzo completamente arrugginito e pericolosamente puntato verso l’alto; e in più spicca un porta-vaso in ceramica rotto e anch’esso rivolto pericolosamente verso l’alto con la parte più tagliente.
Fatta richiesta di chiarimenti al dirigente scolastico, mi sono sentito rispondere che le comunicazioni al Verde Pubblico comunale per ripristinare la sicurezza all’interno del plesso erano già state inoltrate ma, a oggi, la situazione non è cambiata.
Memori di una situazione simile verificatasi nel 2006 (quando abbiamo dovuto attendere l’intervento per quasi un anno…), vorrei far presente all’Ente preposto a tale sgombero che è inutile insegnare ai bambini il rispetto dell’ambiente che li circonda, è inutile far piantare delle piante da frutto spiegando come fare e come averne cura, è inutile abbellire il viale della scuola con i fiori se poi si finisce per insegnare che il cattivo esempio viene proprio da chi è preposto a dare quello positivo.
Ormai da due mesi questi piccoli ma significativi monumenti alla diseducazione civica fanno pessima mostra di sé e poiché non credo sia giusto vietare ai bambini il sacrosanto diritto di scendere in cortile a giocare, non si può neppure pretendere che le docenti si trasformino in guardie forestali.
Sicuro della buona fede dell’Ente, anche se non giustificabile, mi auguro che nei prossimi giorni il problema venga risolto. Anche grazie a questa segnalazione.
I bambini – e con loro le mamme e i papà – ringraziano anticipatamente per la cortese attenzione.
Daniele Praderio
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