Il tempo non scolora il sorriso di Fiorella
Dieci anni fa moriva in un incidente Fiorella Noseda. In suo ricordo a Velate sono in programma quattro giorni di manifestazioni tra sport, musica e teatro
L’insegnante di ginnastica è già di per sé un amico, prima che un professore, almeno nella maggior parte dei casi. Se poi l’insegnante in questione si chiamava Fiorella Noseda, gli alunni che si iscrivevano al liceo scientifico di Gavirate sapevano di finire in mani ottime. Corsi di sci, giochi della gioventù, tornei scolastici, ma anche la normale attività didattica nelle ore di educazione fisica erano segnate dal suo sorriso e dalla sua disponibilità.
Tutto ciò, purtroppo, si interruppe in un pomeriggio di dieci anni fa, l’8 settembre del 1998. Al semaforo della cartiera di Besozzo tutto accadde in pochi secondi: due ruote di bicicletta che si toccano quando appare la luce verde, un camion che parte in contemporanea e non si accorge che una donna in divisa da ciclismo sta per cadere lì accanto. La corsa all’ospedale di Cittiglio è inutile, Fiorella Noseda muore in un modo assurdo, tremendo. Un modo che strappa allo sport e alla scuola varesini – oltre che ai familiari – una persona esemplare.
Forte nell’atletica leggera, rapida e coriacea in bicicletta, fenomenale quando si trattava di gareggiare sugli sci stretti, quelli da fondo, Fiorella era una specie di Maria Canins (nella foto, sono insieme) per bravura e risultati ottenuti. Poi, una quindicina di anni fa, una nuova folgorazione: lo ski arc. Una disciplina che allo sci nordico coniuga il tiro con l’arco e che vede Fiorella primeggiare a livello nazionale, vestendo più volte l’azzurro nella speranza che divenisse sport olimpico. Tutte, come sempre, passioni condivise, perché Fiorella non si allenava mai da sola, preferendo spesso e volentieri insegnare i propri sport a ragazzi e adulti attraverso corsi, campi scuola, incontri tenuti attraverso le molte società sportive frequentate nella propria carriera.
Ma la Fiorella sportiva e insegnante aveva anche altre sfaccettature. Moglie, mamma, volontaria per l’assistenza ai disabili, corista nella parrocchia della sua Velate, pittrice. Per questo la sua perdita fu così tremenda, per questo il giorno del funerali il piccolo borgo sopra Varese fu inondato di giovani e meno giovani, uniti in lacrime nel suo ricordo.
Oggi, a dieci anni da quella tragedia, Velate vuole ricordare il sorriso e la figura di Fiorella Noseda con una serie di iniziative, poliedriche come era lei.Il primo appuntamento è giovedì 4 settembre in piazza Santo Stefano a Velate, dove andrà in scena lo spettacolo "Annuncio a Maria", un dramma di Paul Claudel con la compagnia di Luisa Oneto.Venerdì 5 in oratorio alle 21 ci sarà la proiezione del film "Momenti di gloria" introdotto da Chiara Bortoluzzi.
Sabato protagonista lo sport con una biciclettata (9,30) sulla ciclabile intorno al lago, intitolata a Fiorella nel primo tratto; al pomeriggio torneo di pallavolo a Velate, alla sera una testimonianza sul superamento dell’handicap, con "Tre con una mano".
Le manifestazioni proseguiranno domenica, con una camminata nei boschi di Velate e Avigno (9), con le esibizioni del tiro con l’arco e dei bambini dell’asilo alla Torre (dalle 15), e con il concerto d’organo alle 21 tenuto dal maestro Croci.
Infine, lunedì sera alle 20,30, fiaccolata e santa messa celebrata da don Adriano nella chiesetta di San Cassiano. Un programma ricco e significativo: Fiorella, ne siamo certi, avrebbe approvato e si sarebbe subito messa al lavoro per realizzarlo. Con il suo sorriso solare e semplice sulle labbra.
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