Formigoni, Penati e Moratti scrivono a Berlusconi
Preoccupati per la crescente carenza di risorse, i vertici di Milano e della Regione scrivono al premier sui tagli ai servizi essenziali e sui finanziamenti alla Sicilia
In una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati e il sindaco di Milano, Letizia Moratti, esprimono apprezzamento per l’avanzamento del processo
federalistico, manifestano contemporaneamente "forte preoccupazione per la crescente carenza di risorse su temi essenziali per i cittadini" e chiedono di poter avere un "approfondimento" con il Governo su questi temi.
«Siamo alla vigilia – scrivono Formigoni, Penati e Moratti – dell’avvio di un percorso destinato a segnare un significativo
avanzamento del processo federalistico, per il quale insieme ci siamo adoperati, ciascuno nel proprio ambito di responsabilità, nella convinzione di operare per il bene del nostro Paese.
Abbiamo apprezzato l’impegno del Governo, che ha reso possibile il raggiungimento di un obiettivo destinato a segnare un passaggio importante sulla via della modernizzazione e responsabilizzazione delle nostre Istituzioni e del nostro Paese».
«Siamo consapevoli – prosegue la lettera – delle oggettive difficoltà del momento che attraversiamo, legate alla drammatica
situazione finanziaria internazionale, che rendono particolarmente critica la nostra azione di governo, sia per le crescenti esigenze di cittadini e imprese, colpiti da una crisi della quale non si intravvede ancora la fine, sia per la carenza di risorse pubbliche da investire in politiche di sostegno al sistema economico. Siamo disponibili a fare la nostra parte, come sempre, per consentire alle energie positive della nostra società di esprimersi e per rendere sempre più efficiente, trasparente e responsabile la nostra azione a favore dei cittadini».
«Pur considerando questo contesto – si legge ancora nel documento – non possiamo però tacere la nostra forte preoccupazione per la crescente carenza di risorse su temi
essenziali per i cittadini, quali il trasporto pubblico, i servizi alla persona, la cultura, la ricerca, le politiche per le imprese e per l’innovazione. Tutto ciò unito all’imbarazzo con il quale sono state accolte le notizie di recenti interventi a favore di diverse importanti realtà amministrative, volti a sanare i deficit prodotti da anni di cattiva gestione. È evidente che questi episodi rischiano di gettare un’ombra sulla credibilità di chi ha spesso richiesto sforzi e sacrifici ai propri cittadini in nome dell’interesse comune».
«Alla luce delle considerazioni – conclude la lettera – che abbiamo qui riassunto Le chiediamo di poter approfondire con il
Governo questi argomenti».
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