Addio purgatorio, la Cimberio ritorna in A1
Varese batte Veroli 81-70 in un palasport gonfio di emozione e calore e riconquista la massima serie del basket nazionale. Una cavalcata vincente conclusa con un traguardo meritatissimo grazie alla determinazione dell'intera società

Finisce con lo spumante, con Kaniel Dickens arrampicato sui rotori come Evers Burns quindici anni fa: allora l’avversaria era Padova e la festa che seguì la promozione diede l’impulso per un ritorno travolgente ai piani alti.
Al centro del campo, Gek Galanda solleva al cielo la coppa, un trofeo molto simile a quello del Giro d’Italia che pare messo lì a pennello: la corsa a tappe di questa Cimberio è iniziata con il sudore di Druogno, è proseguita con qualche amichevole così così e con un cambio in corsa prima dell’avvio. Poi, quando si è iniziati a far sul serio, Varese si è messa la maglia rosa e non l’ha più mollata nemmeno nei momenti peggiori. Per questo la Cimberio ha meritato la promozione, e allora ci tornano in mente le parole del condottiero, quel signore che risponde al nome di Stefano Pillastrini e che qualcuno – qua e là – si è pure sognato di contestare in qualche (rara) occasione. «La cosa più difficile di quest’anno – ci aveva detto – sarà riuscire a non affondare quando arriveranno i momenti difficili, anche perché tutti danno noi favoriti per scaricare questo fardello davanti ai propri tifosi». E così è stato, perché Varese ha saputo davvero creare un gruppo di granito dove tutto ha sempre remato nella direzione comune.
Un insegnamento arrivato dritto dalla stagione scorsa e messo prontamente in atto: la proprietà ha avuto il merito di mettere tutto nelle mani di Vescovi, Pillastrini e Ferraiuolo e dai Castiglioni in giù ognuno ha svolto il lavoro assegnato, dai giocatori agli staff tecnico e medico fino ai magazzinieri. E il pubblico ha capito, è stato ripagato con un record di sedici successi interni (su 17), ha ripagato a sua volta i ragazzi in biancorosso con un calore incredibile.
Il quadro è completo, il purgatorio resta alle spalle e a Varese questa notte c’è profumo di Paradiso. Questa notte è ancora nostra come abbiamo invocato in sede di presentazione della partitissima ed è molto più dolce di quelle di quest’ultimo anno.
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