Addio purgatorio, la Cimberio ritorna in A1

Varese batte Veroli 81-70 in un palasport gonfio di emozione e calore e riconquista la massima serie del basket nazionale. Una cavalcata vincente conclusa con un traguardo meritatissimo grazie alla determinazione dell'intera società

L’incubo è finito poco prima delle 20 di questa sera, una domenica piovosa molto più bella, gioiosa e luminosa di quella soleggiata che dodici mesi fa fu teatro della caduta al purgatorio della Pallacanestro Varese. «Siamo tornati al posto che ci compete», lo dicono in tanti a partire da Sandro Galleani che pronuncia questa frase poco dopo aver abbracciato un Gianmarco Pozzecco con gli occhi lucidi. Lo dicono in tanti perché è proprio così: Varese, i suoi colori, la sua storia, la sua passione meritano di stare sul massimo palcoscenico del basket nazionale e la vittoria contro la Prima Veroli (81-70 per gli archivi e gli appassionati di statistica) restituisce tutto questo.
Finisce con lo spumante, con Kaniel Dickens arrampicato sui rotori come Evers Burns quindici anni fa: allora l’avversaria era Padova e la festa che seguì la promozione diede l’impulso per un ritorno travolgente ai piani alti.
Al centro del campo, Gek Galanda solleva al cielo la coppa, un trofeo molto simile a quello del Giro d’Italia che pare messo lì a pennello: la corsa a tappe di questa Cimberio è iniziata con il sudore di Druogno, è proseguita con qualche amichevole così così e con un cambio in corsa prima dell’avvio. Poi, quando si è iniziati a far sul serio, Varese si è messa la maglia rosa e non l’ha più mollata nemmeno nei momenti peggiori. Per questo la Cimberio ha meritato la promozione, e allora ci tornano in mente le parole del condottiero, quel signore che risponde al nome di Stefano Pillastrini e che qualcuno – qua e là – si è pure sognato di contestare in qualche (rara) occasione. «La cosa più difficile di quest’anno – ci aveva detto – sarà riuscire a non affondare quando arriveranno i momenti difficili, anche perché tutti danno noi favoriti per scaricare questo fardello davanti ai propri tifosi». E così è stato, perché Varese ha saputo davvero creare un gruppo di granito dove tutto ha sempre remato nella direzione comune.
Un insegnamento arrivato dritto dalla stagione scorsa e messo prontamente in atto: la proprietà ha avuto il merito di mettere tutto nelle mani di Vescovi, Pillastrini e Ferraiuolo e dai Castiglioni in giù ognuno ha svolto il lavoro assegnato, dai giocatori agli staff tecnico e medico fino ai magazzinieri. E il pubblico ha capito, è stato ripagato con un record di sedici successi interni (su 17), ha ripagato a sua volta i ragazzi in biancorosso con un calore incredibile.
Il quadro è completo, il purgatorio resta alle spalle e a Varese questa notte c’è profumo di Paradiso. Questa notte è ancora nostra come abbiamo invocato in sede di presentazione della partitissima ed è molto più dolce di quelle di quest’ultimo anno.

LA CRONACA

Galleria fotografica

Cimberio-Veroli 4 di 10

LE INTERVISTE

IL TABELLINO

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Aprile 2009
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Cimberio-Veroli 4 di 10

Galleria fotografica

Cimberio- Veroli 4 di 12

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.