Chimica e plastica, i sindacati discutono i contratti nazionali
Filcem, Femca, Uilcem si sono riuniti per discutere l'avvio della fase di rinnovo dei contratti nazionali e per analizzare la situazione economica del settore in periodo di crisi
Lo scorso 4 settembre le strutture sindacali territoriali FILCEM – CGIL, FEMCA – CISL, UILCEM – UIL di Varese si sono riunite per discutere in merito all’avvio della fase di rinnovo dei Contratti Nazionali di Lavoro e contemporaneamente per analizzare la situazione venutasi a determinare a causa della crisi nonché sulle prospettive del tessuto industriale nella Provincia. In relazione al rinnovo dei Contratti Nazionali dei settori: Chimico Farmaceutico, Gomma Plastica, Energia e Petrolio ed Acqua e Gas, si è ribadita la totale volontà di operare, seppure con le diversità di posizione espresse dalle singole piattaforme presentate, nella maniera più unitaria possibile. A conferma dei tradizionali rapporti che hanno da sempre contraddistinto queste Federazioni si è deciso di effettuare le assemblee con i lavoratori in maniera unitaria illustrando, i concetti e i capitoli che compongono le rispettive piattaforme, valorizzando le specificità di ognuna di queste ma con l’obbiettivo comune di evidenziare le molteplici similitudini presenti nelle stesse.
Le Strutture Territoriali hanno, inoltre, auspicato che il valore aggiunto dell’unitarietà, che ha sempre caratterizzato le nostre Categorie Sindacali possa, anche in questa fase di problematicità, essere collante delle scelte e dei comportamenti che le delegazioni trattanti metteranno in pratica all’interno di trattative che si prevede saranno assai complesse. In tal senso FILCEM – FEMCA -UILCEM della Provincia di Varese ritengono utile sollecitare anche le Federazioni Regionali e Nazionali circa la necessità di ricercare un percorso unitario che ricomponga in buona parte le divisioni venutesi a creare in questa delicata fase. Tutto ciò al fine di pervenire ad un risultato negoziale che dia risposte concrete ai lavoratori dei settori che rappresentiamo e che già stanno pagando un prezzo molto alto per la crisi in atto. Parlando di crisi, le Strutture Sindacali Territoriali hanno effettuato un approfondito esame della situazione sul territorio.
In estrema sintesi le FILCEM-FEMCA-UILCEM ritengono che da questa fase negativa non si debba uscire semplicemente affrontando la riduzione occupazionale nelle imprese, ma necessitano bensì azioni di salvaguardia delle professionalità presenti nei nostri settori produttivi, azioni di rilancio verso politiche attive di riqualificazione e di ricollocazione nonché investimenti mirati in prodotti avanzati e tecnologia. Le prospettive del nostro territorio devono essere al centro della nostra azione sindacale al fine di evitare la deindustrializzazione di un territorio che ha sempre avuto una grande e storica tradizione in tal senso. Per questi motivi le Segreterie chiederanno un incontro alle strutture Confederali (CGIL-CISL-UIL Provinciali e Regionali) per puntualizzare la situazione e concordare un percorso che permetta di approcciare il problema in maniera più incisiva e per consentire di mettere le basi per un confronto con tutti i soggetti coinvolti in questa triste vicenda collegata alla crisi.
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