Made in Italy, adesso tocca a Bruxelles
Soddisfatto il "padre" della legge Marco Reguzzoni: "Costruttivo l'incontro a Palazzo Chigi: la norma non è stata modificata e ne discuterà presto l'Unione Europea"
Un incontro positivo quello di ieri, venerdì 17 settembre, a Palazzo Chigi sul Made in Italy. A dichiararlo proprio il “padre” della legge, il capogruppo della Lega Nord, Marco Reguzzoni (nella foto). "Giudico soddisfacente l’esito dell’incontro tenutosi a Palazzo Chigi sulla legge Reguzzoni-Versace per svariati motivi, primo tra tutti perchè è stata ribadita con forza la volontà del governo italiano di proseguire nel sostenere in Europa i principi dell’etichettatura e della trasparenza nella vendita dei prodotti tessili".
"E’ stato avviato un confronto serrato – ha spiegato Reguzzoni – per ottenere dall’Unione europea che questi principi possano diventare compatibili con le leggi comunitarie".
"Inoltre – ha proseguito prosegue il capogruppo – abbiamo evitato di modificare in alcun modo una legge voluta dal Parlamento e attesa da imprese e lavoratori del settore.
Attendiamo fiduciosi l’esito del tavolo che si aprirà a Bruxelles e che, visti i tempi tecnici previsti dalle procedure comunitarie, potrebbe chiudersi in 60-90 giorni".
A Reguzzoni si è unito anche Roberto Belloli, portavoce dei Contadini del Tessile, il movimento spontaneo che raduna 500 aziende del tessile e che ha contribuito fattivamente a far nascere la legge sul made in
“Quello ottenuto alla riunione di Palazzo Chigi in merito alla legge sul Made in italy è un ottimo risultato che consentirà di tutelare i posti di lavoro e la produzione Italiana. Si definisce un percorso tecnico e una tempistica verificabile, anche in merito all’Europa e si dà una speranza a quasi un milione di lavoratori nel settore tessile-abbigliamento per il loro futuro”.
“Dalla riunione è emerso il chiaro intendimento del Governo Italiano e dei suoi rappresentanti presso l’unione Europea di sostenere la legge 55 Reguzzoni -Versace sull’etichettatura obbligatoria e la tracciabilità”.
“Si è deciso – ha dichiarato ancora Belloli – di non modificare in alcun modo il contenuto della legge e di aprire la prossima settimana un tavolo tecnico a Bruxelles presso il quale perverranno, a breve, i decreti attuativi, allo scopo di ottenere anche da parte dell’ Europa, in tempi brevi l’approvazione di un regolamento che preveda l’etichettatura obbligatoria per i prodotti di importazione la tracciabilità e il made in”.
“È doveroso da parte nostra – conclude Belloli – un ringraziamento particolare all’onorevole Marco Reguzzoni, all’onorevole Santo Versace e a tutti i rappresentanti del Governo, per aver dimostrato grande sensibilità verso i problemi reali delle piccole e medie imprese di un settore che rischia di essere schiacciato dalla concorrenza sleale”.
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