Ancora bagarre in consiglio sul “conferimento” della biblioteca

Fabio Bascialla ha chiesto il ritiro della delibera ed è stato allontanato dall’aula dopo uno scontro verbale col sindaco. Appello della minoranza: “Sospendete l’operazione, è rischiosa”

Una vecchia seduto di consiglio comunale che si era svolta in bibliotecaAncora bagarre in consiglio comunale sul conferimento a titolo oneroso della biblioteca Frera. Martedì sera si è svolto un nuovo consiglio comunale e gran parte del tempo è stato dedicato alla nuova mozione del consigliere “dissidente” di maggioranza, Fabio Bascialla, che già aveva votato contro il conferimento. Bascialla, eletto consigliere con Alleanza nazionale (oggi cosnigliere del neonato gruppo di Fututro e Libertà, quindi in minoranza), vicino all’ex assessore Accordino, con la mozione ha chiesto il ritiro della delibera votata dal consiglio il mese scorso. Nel documento e nella sua esposizione si è scagliato contro il sindaco Stefano Candiani spiegando che era stato male interpretato dal primo cittadino il parere dei revisori dei conti. Secondo Bascialla il parere non sarebbe favorevole come detto da Candiani, ma i revisori dicono di non aveva niente da obiettare se l’operazione è congrua. «Ma nessuno sa se l’operazione sia congrua, noi consiglieri non abbiamo in mano i documenti su cui basarci» ha spiegato.
Lo scambio di accuse tra Bascialla e il sindaco si è acceso, tanto che il presidente del consiglio, Fabio Tonazzo, ha richiamato per tre volte il consigliere, facendolo poi uscire dall’aula accompagnato da un agente della polizia locale. Al momento della votazione, i consiglieri di minoranza sono anche loro usciti dalla sala. La mozione è stata quindi bocciata e l’iter per il conferimento della biblioteca proseguirà come deciso dall’amministrazione comunale.
 
La questione di Bascialla non è stato l’unico intervento che ha animato il consiglio comunale. Prima di uscire dalla sala consigliare, anche la minoranza, rappresentata da Carlo Uslenghi della lista civica Città nuova ha fatto il proprio intervento chiedendo all’amministrazione di fare un passo indietro «prima che il danno sia irreparabile e la situazione diventi tragica».
Tutta la minoranza (Ulivo per Tradate, Città Nuova e Unione Italiana) ha infatti presentato ricorso al Tar contro la delibera sul conferimento della biblioteca. Uslenghi ha preso l’occasione, prima della votazione della mozione, per fare un ultima richiesta: «Chiedo di fermarsi e riflettere. Siamo fuori di tre milioni dal patto di stabilità, ma non prendiamo la strada del conferimento a titolo oneroso». Secondo il consigliere ci sono due problemi: uno di legittimità e uno di congruità.
Il conferimento, che l’amministrazione ha più volte spiegato che non si tratta di una vendita, porterà nella casse del comune circa 6 milioni di euro. «Ma la Seprio dove prende quei soldi? Non abbiamo i documenti per poter valutare tutta l’operazione, sembra che il 28 dicembre si farà il rogito, ma con quale banca? Se poi il Tar tra un mese dovesse darci ragione il comune, ci si troverà a dover fare un passo indietro e pagare le penali del mutuo. Anche il discorso della congruità economica non quadra: quali mutui estinguiamo e quali saranno le penali? La biblioteca verrà vincolata? Il comune dovrà pagare un canone alla Seprio? Non sappiamo nulla di tutto ciò. Ci potrebbe essere un danno erariale perché il comune si trova a chiudere il patto di stabilità, ma poi ci si potrebbe trovare a pagare una rata d’affitto per i prossimi 20 anni. Ma non abbiamo nulla per poter valutare tutto ciò». A rispondere il parte a Uslenghi è stato l’assessore al bilancio Davide Fratus che ha elencato i mutui che si andranno a estinguere.
 
L’unica risposta a Uslenghi è arrivata dal capogruppo della Lega Nord, Mario Clerici, che ha rinnovato la fiducia nell’operato del sindaco e della Giunta e che altri comuni hanno già effettuato queste operazioni. La mozione è stata poi votata e bocciata con i soli voti della maggioranza, senza Bascialla.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2010
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