Aggressivo e offensivo: il Varese secondo Carbone

Il mister biancorosso dà il via alla nuova stagione, chiede continuità sull'atteggiamento della squadra e "blinda" Pesoli in difesa. Portieri: Zappino verso l'addio

Un Varese aggressivo, che proverà a fare leva sull’intelaiatura dello scorso anno (con qualche innesto ad hoc) e che dovrà conquistare la salvezza in Serie B nel minor tempo possibile per poi pensare a qualche obiettivo più ambizioso.
Questo è l’identikit tracciato dal nuovo mister biancorosso, Benito Carbone, che si è presentato alla stampa nel giorno del raduno della squadra al "Franco Ossola". L’ex tecnico del Pavia non ha esitato anche a parlare dei singoli giocatori e, tra le altre cose, è stato chiaro sul ruolo di Emanuele Pesoli: «Per quanto riguarda me e la società, Pesoli è incedibile e non escludo di pensare a lui come capitano del Varese. È l’unico rimasto della difesa dello scorso anno ed è un elemento di grande valore ed esperienza; nel calcio poi può succedere di tutto ma a quanto mi risulta lo abbiamo blindato».
Si partirà dunque dal centrale ciociaro, che poi ha ribadito la sua versione dei fatti sull’intervista uscita nei giorni scorsi su un sito di calciomercato, per ricostruire un reparto dove servono diversi interventi: «Direi che la difesa sia proprio il punto su cui lavorare maggiormente sul mercato – ha confermato Carbone – Qualcosa faremo anche a centrocampo («Corti lo abbiamo confermato con decisione per le sue qualità») mentre in attacco siamo ai ritocchi ma il grosso c’è già» ha detto il mister citando i vari Neto, Carrozza, Eusepi e accennando anche a Cellini. A proposito di singoli, si parla anche di Simone Barone, ex campione del mondo in procinto di raggiungere Chatillon: «Per lui, inteso come persona, garantisco io – dice il tecnico – Dobbiamo però ancora trovare un accordo: la motivazione non gli manca, ma è necessario che entrambe le parti si convincano della bontà della cosa. Io, comunque, lo vorrei».
Carbone ha tracciato le linee guida di questo primo periodo di lavoro: «Abbiamo deciso di programmare tre allenamenti prima di andare in Val d’Aosta per rimettere in moto i muscoli; un inizio blando che ci permetterà di arrivare a mercoledì già con un po’ di lavoro in modo da cominciare subito con il programma della preparazione. Ho già parlato con i giocatori che resteranno qui a Varese: sanno già di essere quelli destinati ad altre piazze perché non rientrano nei piani tecnici miei e della società». 
Al tecnico passa la palla anche quando c’è da dirimere la situazione dei portieri: Zappino in particolare, che la società dava in arrivo nel corso della giornata, potrebbe non ritornare. «Per quel che ne so, Zappino ha chiesto ancora qualche giorno di tempo perché ha ricevuto alcune richieste dal mercato. Abbiamo acconsentito, però – e qui Carbone dà un indirizzo netto alla vicenda – al Varese resta solo chi ci tiene a vestire questa maglia». Frase che suona, su per giù, come una cartolina d’addio, anche se c’è chi sostiene che sia stata la società a dire al brasiliano di… non precipitarsi nel ritorno a Masnago. Intanto, insieme a Moreau, si sono aggregati il congolese Kudimbana (ha giocato in Belgio) e Damiano Milan, ex Foggia e altre squadre di C1.
A livello di modulo, Carbone spiega la propria filosofia: «Sapete già che prediligo il 4-3-3, ma so bene che prima di tutto bisogna valutare bene le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Un conto è conoscere i calciatori per averli visti in tv o in campo, un altro è segurli quotidianamente durante gli allenamenti. Di certo voglio una squadra aggressiva, che non indietreggia, e in questo desidero seguire la strada intrapresa nelle ultime tre stagioni, quella che ha portato il Varese così in alto».
La chiusura è dedicata alla Primavera di mister Tomasoni: «Con lui non mi sono ancora confrontato di persona. Non credo sia obbligatorio impostare la giovanile con lo stesso modulo della prima squadra; mi interessa capire quali sono le sue idee e discuterle con le mie. L’importante è che, quando chiamerò un ragazzo ad allenarsi con noi, sappia in che modo si lavora con i senior».

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Pubblicato il 11 Luglio 2011
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