Cremazione, una scelta di libertà

Oggi la legge permette di disporre liberamente delle proprie ceneri. La Fratelli Ferrario Onoranze Funebri fa chiarezza su cremazione e dispersione delle ceneri

Per molto tempo sulla pratica della cremazione si sono riversati tabù ed equivoci, e anche dal punto di vista normativo la scarsa chiarezza su un tema centrale come la destinazione delle ceneri non ha certo favorito la diffusione di questa pratica.
Oggi, fortunatamente, grazie a nuove leggi nazionali, queste incertezze sono state eliminate e la cremazione è diventata una pratica sempre più diffusa.
Per chiarire tutti gli aspetti e dare risposta alle domande più frequenti su questi temi, in particolare sulla dispersione delle ceneri, abbiamo parlato con Fabrizio Bottigelli, titolare delle Onoranze Funebri Fratelli Ferrario di Busto Arsizio, uno degli operatori storici di questo settore.

Sig. Bottigelli, vogliamo definire chiaramente il concetto di cremazione e spiegare come avviene?
R.
La cremazione è il processo irreversibile per il quale un corpo defunto è ridotto allo stato di ceneri con l’intenso calore e l’evaporazione.
Ogni cremazione avviene singolarmente introducendo nell’impianto il feretro di legno integro e sigillato come consegnato al Tempio Crematorio. Il processo di cremazione è automatizzato e monitorato dal programma di gestione degli impianti, che congiuntamente all’utilizzo di procedure di controllo molto severe, non consente manipolazioni o errori d’identificazione. Tutte le fasi del processo sono monitorate nel rispetto della dignità del defunto in ogni momento.
Gli impianti generalmente sono alimentati a gas metano, il processo dura in media circa un’ora e mezza e si conclude con la polverizzazione delle ceneri. Successivamente, dopo aver meccanicamente diviso le ceneri da eventuali parti metalliche, le stesse vengono introdotte nell’apposito contenitore che viene collocato nell’urna cineraria.

Quando si è scelta la cremazione, cosa si deve fare per essere sicuri che le proprie volontà vengano rispettate?
R
. Le modalità sono sostanzialmente tre. Lo si può lasciare detto ai parenti più prossimi, perché diano seguito alle nostre volontà, che generalmente sono eseguite da un familiare, in primis il coniuge (se ancora in vita), altrimenti i figli o gli ascendenti di primo grado (in altre parole madre e padre se ancora in vita). Alla morte i parenti più diretti, di cui è necessario avere il parere favorevole della maggioranza assoluta, compilano un modulo in cui testimoniano che in vita il loro caro non ha espresso per iscritto contrarietà alla cremazione. Con tale modulo il comune autorizza la cremazione. In mancanza di tale situazione non viene concessa l’autorizzazione alla cremazione.
La seconda possibilità è lasciare scritta questa volontà in un testamento dal notaio.
La terza, e senz’altro la più sicura, è quella di iscriversi ad un’associazione avente proprio lo scopo di favorire la cremazione che raccoglie le volontà, le conserva e vi dà attuazione.
Ciò consente di avere la sicurezza di essere cremati anche senza la volontà dei parenti. Per iscriversi bisognerà compilare di proprio pugno un modulo in cui si esprime la volontà di essere cremati e pagare la quota di iscrizione. I documenti necessari per l’iscrizione sono  semplicemente copia della carta d’identità e del codice fiscale.

Quali sono le principali società di cremazione della zona?
R
. La Icrem e la Socrem.
La Icrem prevede una quota d’iscrizione una tantum (in un’unica volta) di 60,00 euro.
Viene rilasciata rilasciata la tessera d’iscrizione con rinnovo annuale automatico (senza alcun costo aggiuntivo), pertanto l’associazione provvede a mandare ogni anno la tessera d’iscrizione aggiornata.
Per quanto riguarda la Socrem la quota d’iscrizione è di € 15,00 euro ed ogni anno la quota associativa è di 10,00 euro.
È anche possibile pagare una sola volta una quota vitalizia di 275,00 euro +  15,00 euro di iscrizione per diventare soci perpetui.

Chi deve pagare la spesa della cremazione?
La spesa da effettuare per la cremazione è sempre a carico della famiglia del defunto. In alcuni casi il comune di residenza potrà rimborsare parte della spesa presentando richiesta di rimborso scritta con allegata copia della fattura. Questa pratica viene compilata e presentata dalle onoranze funebri.

Dopo la cremazione cosa succede delle ceneri?
R
– L’urna sigillata contenente le ceneri può essere tumulata – cioè immessa in una celletta individuale o collettiva, in una tomba di famiglia o in un loculo anche in presenza di un feretro – oppure inumata, cioè seppellita direttamente in terra in area cimiteriale, o ancora conservata all’interno del cimitero in aree appositamente predisposte.
C’è anche la possibilità dell’affidamento delle ceneri. Nel rispetto della volontà del defunto, il soggetto affidatario dell’urna può essere qualunque persona, ente o associazione scelta liberamente dal defunto o da chi può manifestarne la volontà.
La consegna dell’urna cineraria è effettuata previa sottoscrizione di un documento nel quale il soggetto affidatario dichiara la destinazione finale dell’urna.

Se invece si sceglie la dispersione delle ceneri? Ci sono limitazioni o procedure particolari?
R.
La dispersione delle ceneri è consentita nel cinerario comune, cioè nell’area a ciò destinata posta all’interno del cimitero comunale, denominata "Giardino della Rimembranza", che tutti i comuni dovrebbero prevedere, oppure in natura. In questo caso ci sono limitazioni dettate dalla legge: in montagna si possono disperdere le ceneri a distanza di oltre duecento metri da centri e insediamenti abitativi; in mare, ad oltre mezzo miglio dalla costa;  nei laghi, ad oltre cento metri dalla riva; nei fiumi e in aree naturali, a distanza di oltre duecento metri da centri e insediamenti abitativi.
La dispersione è vietata nei centri abitati, mentre in aree private, al di fuori dei centri abitati, deve avvenire all’aperto con il consenso dei proprietari e non può dare luogo ad attività aventi fini di  lucro.
Se si desidera che le proprie ceneri siano disperse in natura, è obbligatorio lasciare una dichiarazione scritta  di proprio pugno quale un testamento olografo depositato presso una delle società di cremazione oppure tramite un atto testamentario dal notaio.

Per ulteriori informazioni o chiarimenti si può contattare il punto Icrem
al numero 0331/1858075 di Busto Arsizio.

 

Via Marco Polo, 14 – Via Marmolada, 29 – Busto Arsizio ( VA )
Piazza S.Ambrogio, 6 – 21015 Lonate Pozzolo (VA)
Telefono 0331 631057 Fax 0331 631954
www.fratelliferrario.eu  e-mail – info@fratelliferrario.eu

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Ottobre 2011
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