Corteo e sit-in sulla rotonda per gli studenti di Saronno

Mercoledì mattina in programma una nuova manifestazione per gli studenti delle cinque scuole superiori della città, il comunicato diffuso via Facebook

Un nuovo corteo di studenti per mercoledì mattina a Saronno. L’iniziativa potrebbe essere una replica di quello che è avvenuto il 31 ottobre quando 2.500 studenti dei cinque istituti superiori della città hanno effettuato una lunga manifestazione.
Mercoledì, come allora, a diffondere via Facebook l’invito agli studenti è il Collettivo Anopticon, con un comunicato a firma degli “studenti di Saronno”. In programma anche un sit-in alla rotonda all’ingresso di Saronno, come si legge nel comunicato: «Ore 11.00 circa si arriverà alla rotonda di Saronno dove si farà (come il 31 ottobre) un sit-in, per dibattere e approfondire temi che coinvolgono NOI studenti, con interventi di ragazzi provenienti da scuole di Saronno ma non solo. Una buona occasione quindi, per trovare spunti di dibattito con le varie realtà regionali».
«L’autunno sta finendo ma le mobilitazioni studentesche (fortunatamente) continuano – prosegue il documento -. Alcuni studenti e studentesse hanno sperimentato, per la prima volta, una scuola diversa creata dagli studenti per gli studenti attraverso l’autogestione. Questa forma di protesta è nata dal dissenso verso tagli e riforme messe in atto dai governi e si è diffusa in tutta Italia. Qui a Saronno le autogestioni hanno avuto molto successo a dimostrazione del fatto che una scuola diversa è possibile, una scuola che prepari lo studente ad essere un uomo libero e capace di pensare autonomamente. Noi crediamo che l’istituzione scolastica non abbia minimamente lo scopo di creare cittadini capaci di utilizzare criticamente le proprie conoscenze, come ci viene mostrato dalle politiche dei governi. La scuola prepara ad accettare lo sfruttamento sul lavoro, gli studenti imparano ad obbedire a regole assurde, ad essere puniti e ad accettare le imposizioni dell’autorità. La scuola prepara, dunque, ad accettare la società autoritaria, ad essere oppressi. La scuola è repressione e controllo, gli studenti sono abituati ad essere continuamente controllati e giudicati».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Dicembre 2012
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