Al Borgo di Mustonate la mostra sui Kennedy e la battaglia per i diritti civili
Dal 17 ottobre al 13 novembre il salone delle Scuderie ospiterà la mostra “Freedom Fighters” che verrà conclusa dalla visita di Kathleen, primogenita del Senatore Robert F. Kennedy
I Kennedy e la battaglia per i diritti civili, dal 17 ottobre al 13 novembre il salone delle Scuderie del Borgo di Mustonate ospiterà la mostra “Freedom Fighters” dedicata al lungo e tortuoso cammino del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Dopo essere stata presentata nei più importanti musei delle città d’arte italiane come Roma e Firenze la mostra promossa dal Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe (RFK Center Europe), in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e curata da Contrasto e Fondazione FORMA per la Fotografia, la mostra arriva a Varese nell’anno in cui ricorre il 50° anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Pace all’attivista per i diritti umani Martin Luther King Jr.
Nel contesto meraviglioso del borgo a due passi dal centro di Varese arriva dunque un’occasione imperdibile: “Sono estremamente grata al mio amico Francesco Aletti Montano (patron del borgo mustonatese) per aver deciso di ospitare la mostra “Freedom Fighters” – ha dichiarato Kerry Kennedy, Presidente del RFK Center –. È il luogo ideale per prendersi una pausa e riflettere sull’esempio che ci hanno lasciato John e Robert Kennedy e Martin Luther King Jr durante la lunga lotta per il riconoscimento dei diritti civili negli Stati Uniti, un esempio che, ancora oggi, dovrebbe continuare ad ispirare tutti noi”.
Presentata oggi nella sua tappa varesina da Francesco Aletti Montano; dal direttore dell’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese, Paola Della Chiesa; e dal direttore esecutivo del RFK Center Europe, Federico Moro, la mostra è stata presentata per la prima volta a Roma in occasione del cinquantesimo anniversario dell’assassinio del Presidente John Fitzgerald Kennedy avvenuto il 22 novembre 1963, e sin dalla prima tappa al progetto ha espresso il suo apprezzamento il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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Al Borgo di Mustonate saranno esposte circa 80 fotografie per ricordare la lunga battaglia per i diritti civili e il ruolo importante dei fratelli John e Robert Kennedy. I Kennedy si impegnarono a livello politico per assicurare ad ogni individuo pari opportunità, indipendentemente dalla posizione sociale, dal credo religioso e dal colore della pelle. Questa mostra, divisa in due sezioni, ripercorre
il percorso delle conquiste civili raggiunte negli Stati Uniti grazie anche all’impegno e al sostegno di John e Robert Kennedy. “L’esempio di chi ha combattuto per la libertà é stimolo ad un impegno per il diritto al cibo delle nuove generazioni anche in vista di Expo 2015” – dichiara Francesco Aletti Montano, consigliere d’amministrazione del RFK Center Europe.
Il 13 novembre Kathleen Kennedy Townsend, primogenita del Senatore Robert F. Kennedy, chiuderà il periodo espositivo della mostra ed incontrerà alcuni studenti ed insegnanti che utilizzano nelle loro scuole “Speak Truth To Power”, il manuale educativo sui diritti umani del RFK Center che, dal 2008 ad oggi, ha formato più di cinquecentomila studenti nelle scuole italiane.
Luogo e orari di apertura:
Borgo di Mustonate
Salone delle Scuderie – Via Salvini Innocente, 31
21100 Varese
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00 orario continuato
Sabato e domenica dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso gratuito
Livingston e Roger Sherman, presenta al Congresso la bozza della Dichiarazione di Indipendenza, e arriva fino al 1964, anno in cui fu assegnato il Premio Nobel per la Pace a Martin Luther King.
La seconda sezione presenta alcune fotografie di grande formato che ricordano i gesti e le immagini iconiche che hanno segnato i momenti più importanti ed emblematici di questa grande lotta civile.
Dai celebri scatti che ricordano l’assurdità della segregazione razziale negli anni Cinquanta (immagini di Elliott Erwitt e Eve Arnold, tra gli altri), alle fotografie degli scontri di Birmingham, a quelle che ritraggono il movimento dei “Freedom Riders” o alla quotidiana attività politica dei fratelli Kennedy, ripresi nelle loro riunioni o nei comizi pubblici o negli incontri con la stampa e con i leader dei movimenti di emancipazione. Infine, negli scatti di Bruce Davidson, di Danny Lyon e di altri grandi fotografi, l’emozione della Marcia su Washington rivive in tutta la sua grandezza, così come nell’immagine di Leonard Freed vediamo Martin Luther King al suo rientro negli Stati Uniti dopo aver ricevuto il Premio Nobel, attorniato dalla folla.
Freedom Fighters permette di comprendere l’importanza di una battaglia civile condotta con coraggio, fede e determinazione per affermare un principio fondamentale: l’uguaglianza tra gli esseri umani.
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