Ncd, segnale alla maggioranza: “Ma sul Pgt vogliamo scelte meno di sinistra”

Il Nuovo Centro Destra non si oppone alla convocazione d'urgenza, ma chiede di cambiare su alcuni temi, a partire dalla "opzione cemento zero" nella zona 336 tra viale Milano e la superstrada

Ncd non alza le barricate e sul Pgt lancia un segnale alla maggioranza di centrosinistra: dopo l’adozione, vuole modifiche alla Variante. «Questa maggioranza è troppo condizionata dalla sinistra, noi lavoriamo per cambiare: vogliamo capire che disponibilità c’è» spiega Donato Lozito, consigliere comunale di Ncd che siede sui banchi della minoranza.
Gli uomini di Ncd gallaratese vengono in gran parte dalla precedente esperienza nel PdL, che sostenne l’amministrazione di Nicola Mucci e l’approvazione del Pgt del 2011. Oggi, però, anche secondo Ncd è necessario rivedere il Piano che regola la crescita della città, anche di fronte ad un contesto cmabiato: «Siamo di fronte ad una Variante al Pgt: molti aspetti del Pgt del 2011approvato da maggioranza di centrodestra sono ancora ritenuti ancora validi» dice Lozito. Quel Pgt era il punto di partenza, anche noi saremmo intervenuti a modificarlo, magari dopo uno-due anni. È un work in progress di evoluzione del piano in vigore».

Nuovo Centro Destra arriva a formulare le sue richieste sul Pgt dopo il lavoro svolto dal Centro Studi, coordinato sul tema dall’architetto Giorgio Luini. Tra gli elementi sottolineati, la necessità di introdurre la «compensazione» al posto della «perequazione» che viene eliminata dalla Variante: «Questo discrimina alcune aree che sono importanti per la città, che ritornano aree che perdono valore, pur avendo valore per la collettività: per questo proponiamo inserimento della compensazione. In particolare per la 336, rispetto all’opzione zero: le aree vengono lasciate allo stato attuale, ma c’è un pregresso rispetto alle imposte pagate». La previsione per l’area 336 a Madonna in Campagna, su cui Ncd porta avanti una proposta appunto molto diversa rispetto alla "opzione zero": «Non più polverizzazione, né abbandono, ma un nuovo brano di città: una città che sfrutta e valorizza quel che esiste», "completando" e facendo ad esempio delle aree già parzialmente edificate poli intorno a cui costruire (per esempio sull’asse di viale Milano), con il ricorso anche a «concorsi d’idee». Altro rilievo riguardano poi gli incentivi alla rigenerazione degli edifici costruiti negli anni Sessanta-Settanta, il verde privato («serve un lavoro puntuale di verifica per non pesare sui proprietari») e infine i centri storici, con nuove norme per assicurare il recupero degli edifici sottoutilizzati o abbandonate («il centro storico deve essere mantenuto, ma non può essere immutabile), senza eccessivi vincoli, compresi quelli paesaggistici.

Dal punto di vista politico, Ncd manda un segnale chiaro alla maggioranza di centrosinistra, tende la mano in un momento delicato (la "corsa contro il tempo" per approvare la Variante), ma contemporaneamente chiede anche un cambio di rotta. Lozito lo dice in modo chiaro: «Non siamo pregiudizialmente contrari che si tenga il consiglio comunale», rimarcando la posizione molto diversa rispetto a Forza Italia e Lega Nord. «Vedremo in consiglio comunale cosa diranno i vari gruppi consigliari». Ncd chiede di cambiare rotta e dalla discussione si aspetta un segnale, sulla disponibilità al dialogo futuro, un cambio di assetto per la maggioranza di Edoardo Guenzani. «In commissione acquisita disponibilità di sviluppare temi sollevati tra adozione e approvazione. Abbiamo recepito disponibilità dall’assessore, ma abbiamo altresì detto che interverremo con osservazioni. Vogliamo aspettare dibattito in consiglio comunale, capire che tipo di accoglimento avremo da gruppi consiliari: ci preoccupa filosofia dell’opzione zero, una filosofia molto di sinistra, che è poco ragionata rispetto allo sviluppo della città. Questa maggioranza ci appare troppo condizionata da estrema sinistra, noi lavoreremo perché sia sempre meno condizionata in questo senso».

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Pubblicato il 30 Novembre 2014
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