Sport e mega-evento, come ti racconto un live
Qual è il modo migliore per raccontare un evento in diretta? Ne abbiamo parlato con Paolo Cagnan, Alessandro Cappai e Damiano Franzetti
Sabato pomeriggio all’insegna dello sport e dei grandi eventi a Gloca2015. Con il giornalista moderatore Alessandro Cappai, Paolo Cagnan – direttore de La Gazzetta di Reggio – e il nostro Damiano Franzetti, abbiamo preso in considerazione cosa vuol dire lavorare in diretta nell’incontro: Sociale e giornalismo sportivo.
Il primo a intervenire è stato Damiano Franzetti, responsabile sport di VaresNews: «Il Liveblog di Scribblelive è la piattaforma scelta da VareseNews per le dirette sportive. Ci permette di rispondere in tempo reale alle richieste dei nostri utenti. I nostri lettori seguono le partite con i nostri live, sia chi non può vedere la gara, sia chi vuole sapere solo il risultato, ma anche chi è presente all’evento o lo sta guardando in televisione e vuole discuterne con noi e con gli altri nostri utenti».
Paolo Cagnan ha invere raccontato il lavoro svolto dalla Gazzetta di Reggio Emilia per il mega concerto di Ligabue a Campovolo: «La prima domanda che ci siamo posti è stata: come può una testata locale gestire un avvenimento di livello nazionale, sapendo che ci saranno dei competitor più grandi e dalla visibilità maggiore anche se scrive poche righe? La nostra risposta è stata: non bisogna puntare al giorno dell’evento, ma è la programmazione a fare la differenza. Il primo “colpo” importante è stato uscire per primi con la data ufficiale del concerto. La scelta dei tag è stata fondamentale per indicizzare il nostro lavoro: abbiamo scelto #ligabue e #campovolo2015 e questa è stata una mossa azzeccata che ci ha dato grandi risultati. Successivamente abbiamo creato una Topic, ovvero una “scatola” all’interno del nostro sito che contenesse mappe, foto, video e engagement. Su facebook abbiamo scelto le fan page più attive, ci siamo entrati con i profili personali e abbiamo dato loro il messaggio: sul nostro giornale trovate le vostre risposte. Per interagire abbiamo scelto un linguaggio più vicino ai fan. Successivamente abbiamo anche creato una nostra pagina sul concerto per deviare il flusso rispetto al giornale. Abbiamo risposte alle domande dei fan più folli, ma questo ha fatto il nostro gioco, diventando per loro un punto di riferimento. Anche i tatuaggi dei fan su Ligabue è stato un argomento che abbiamo trattato per creare photogallery e che hanno sviluppato viralità. Non abbiamo, per scelta, seguito in diretta il concerto. Alla fine i dati ci hanno dato ragione, abbiamo raggiunto l’obiettivo e lo sforzo ha pagato».
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