Stato di agitazione all’ospedale di Gallarate. L’azienda: “La colpa è del sindacato”
In una nota, le RSU dell'azienda ospedaliera annunciano lo stato di agitazione e la richiesta di conciliazione davanti al Prefetto. La replica polemica dei vertici

La Rsu del comparto sanitario all’ospedale di Gallarate ha proclamato lo stato di agitazione e ha chiesto l’attivazione della procedura di conciliazione davanti al Prefetto. In attesa dell’invito a presentarsi, i delegati sindacali Antonio Negro, Giusi Vito Gennaro e Giocondo Trotto annunciano che saranno garantite dai lavoratori le sole prestazioni ordinarie di lavoro nel rispetto delle ore previste dal contratto individuale di assunzione: « Questa amministrazione – si legge nel comunicato – da tempo ha scelto di “tirare a campare” convocando la RSU e le organizzazioni sindacali. Solo per riunioni fini a se stesse, senza la reale volontà di affrontare e risolvere gli annosi problemi che affliggono i lavoratori dell’azienda. La colpa di quanto sta accadendo non è certamente imputabile alla RSU ma all’azienda e a chi la sta sostenendo».
Motivi del contendere sono problemi che vanno dalle progressioni al ricorso al lavoro straordinario come elemento strutturale dell’organizzazione del lavoro, dalla banca delle ore al ricorso alla pronta disponibilità, dal mancato rispetto del regolamento sulla mobilita’ interna ai tempi di vestizione, dal part – time alla revisione dell’accordo sull’orario del lavoro scaduto dal 2009 alla revisione delle indennità contrattuali.
La notizia dello stato di agitazione è stato accolto con “stupore” dai vertici dell’azienda ospedaliera: «Apprendiamo con stupore dell’iniziativa intrapresa dalla RSU in merito allo stato di agitazione, fondata su motivazioni pretestuose e screditanti – si spiega in un comunicato – L’Azienda ha sino ad oggi sempre manifestato la continua disponibilità ad intrattenere costruttive relazioni aziendali concretizzatesi in numerosi incontri al tavolo negoziale e in varie proposte di intesa. I temi portati all’attenzione del Prefetto, sono stati ripetutamente iscritti da questa Azienda all’ordine del giorno degli incontri sindacali, a cui non ha mai fatto riscontro una reale volontà da parte della RSU di addivenire ad un accordo. L’attuale iniziativa a tre settimane dalla costituzione della nuova azienda non permette di portare a termine il percorso intrapreso di riconoscimento al personale dipendente di alcune competenze economiche nell’ambito dei fondi disponibili. Riteniamo che l’intera responsabilità dell’iniziativa di proclamazione dello stato di agitazione e delle relative conseguenze debba ricadere sulla RSU medesima».
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