Iametti: “Sicurezza a Cardano? Per le sedie degli assessori”
Botta e risposta fra opposizione e maggioranza sul bando regionale sulla videosorveglianza. Cardano Rinasce tira in ballo la convenzione con Gallarate per la Polizia Locale
Continua il botta e risposta fra opposizione e maggioranza sul tema della sicurezza e del bando regionale sulla videosorveglianza.
«La sicurezza – risponde Giacomo Iametti di Cardano Rinasce all’amministrazione – è una delle nostre assolute priorità, a differenza della maggioranza che si preoccupa della “sicurezza” delle proprie poltrone. L’aumento dei furti e dei danni economici provocati alle attività commerciali e l’aumentare stato di insicurezza deve essere la priorità assoluta».
Solo pochi giorni fa Cardano Rinasce accusò l’amministrazione di non aver partecipato al bando regionale per la videosorveglianza. Oggi, in risposta alle dichiarazioni della giunta «sull’impossibilità per il Comune di partecipare a quel bando», il gruppo di minoranza cambia punto di vista sulla questione e punta invece il dito sulla gestione della Polizia Locale. «Abbiamo guardato con favore la nascita della convenzione con il Comune di Gallarate per il comando unico della polizia locale – continua Iametti -. Poteva essere l’occasione giusta per fornire un servizio completo. Purtroppo l’amministrazione ha privilegiato tartassare i cittadini con la vergognosa vicenda dell’autovelox di via Adige».
Secondo la ricostruzione di Iametti, «quando ad ottobre avvisammo l’amministrazione del bando regionale sulla videosorveglianza, non fu solo per esortarli a partecipare, ma anche per meglio definire la convenzione tra i comuni di Cardano e Gallarate, in materia di polizia municipale, come avvenne tra i comuni di Ferno e Lonate per gestire Malpensa con una sola centrale operativa e con l’intento di garantire maggior sicurezza ai cittadini. Hanno avuto quattro mesi di tempo per consolidare una regia unica di comando e controllo in termini di centrale operativa. Invece hanno pensato bene di non curarsi di come ci si doveva strutturare, non solo per ricevere i finanziamenti regionali, ma anche per come garantire maggior sicurezza e qualità della vita ai cittadini cardanesi. Incapacità di programmazione e gestione della sicurezza dei cittadini. Ora cercano assistiamo al patetico tentativo di chiudere il recinto quando gli animali sono già scappati. Serve un progetto serio e completo per garantire una maggior sicurezza ai cittadini di Cardano».
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