Orrigoni non ha votato contro Galimberti
Il ruolo di una opposizione non politica, che potrebbe spendersi senza pregiudizi per la città
E’ un piccolo caso da segnalare agli annali delle cronache quello avvenuto in consiglio comunale a Varese. La lista di Paolo Orrigoni (foto), candidato sindaco del centrodestra, non ha votato contro il programma del centrosinistra guidato da Davide Galimberti. Erano rivali al ballottaggio, uno scontro aspro ma corretto e alla fine ha vinto Galimberti. Orrigoni è entrato in consiglio portando 4 seggi alla sua lista civica composta da Rinaldo Ballerio, Luca Boldetti, Valerio Vigoni.
Era chiaro da tempo che la lista civica dell’ex candidato sindaco non avesse nessuna intenzione di omologarsi alla minoranza politica di Forza Italia e Lega Nord, dunque si profila un ruolo del tutto particolare per il gruppo uscito dall’esperienza della Lista Orrigoni. In consiglio il vicecapogruppo Rinaldo Ballerio ha solo consigliato al sindaco di non insistere sulle colpe della passata amministrazione per una questione di stile, ma ha invece riconosciuto che ad esempio sul problema della sosta Galimberti si è semplicemente scontrato con la realtà di una coperta troppo corta in fatto di soldi da spendere.
La curiosità è capire che cosa diventerà la lista civica di minoranza in futuro. Non si tratta infatti di un gruppo politico tout court, è guidata da due imprenditori molto influenti e dinamici a Varese, che in realtà potrebbero aiutare l’amministrazione in tanti progetti, pur senza entrare in maggioranza. Dipenderà da come sarà impostato anche il rapporto personale tra il sindaco e i due leader della lista, Ballerio e Orrigoni, che finora è cordiale. C’è anche una spiegazione riconducibile alla forma mentis dei due imprenditori consiglieri, abituati a fare e a proporre e poco avvezzi al ruolo spesso noioso di signornò.
Orrigoni ha mostrato apertura e assenza di pregiudizi con il voto in consiglio e persino autonomia anche dalla sua passata coalizione. La Lega Nord c’è da scommettere che non avrà gradito ma ieri Roberto Maroni ha salutato con molto calore Paolo Orrigoni. E anche nel centrosinistra c’è ancora diffidenza. Tuttavia il dialogo istituzionale è ufficialmente avviato e il voto di astensione è arrivato nonostante Galimberti si sia impuntato su Malerba (che aveva insultato più volte Orrigoni) presidente del consiglio comunale
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