“Aiutatemi a liberare l’Amazzonia dal petrolio, basta un click”
Anna Berti Suman sta partecipando ad un concorso per sostenere la campagna delle 30.000 vittime del disastro petrolifero della Chevron che dal 1964 al 1992 ha inquinato l'Amazzonia

E’ una battaglia tra un gigante del petrolio e migliaia di contadini quella che da anni si combatte nel cuore della foresta amazzonica, da quando cioè la Texaco (oggi Chevron) si è resa responsabile di un disastro ambientale che è durato dal 1964 al 1992. Un disastro, il peggiore della storia dopo quello di Chernobyl, per il quale la multinazionale americana è stata condannata a pagare la cifra record di 9.5 miliardi di dollari alle 30.000 vittime raccolte nell’Unión de Afectados por las Operaciones Petroleras de Texaco.
Ed è proprio in questa realtà che ha trascorso un anno come volontaria del servizio civile nazionale all’estero Anna Berti Suman, giovane laureata in giurisprudenza e specializzata nel diritto dell’acqua e dell’ambiente, che ora chiede aiuto per far sentire la voce delle popolazioni dell’Amazzonia chiedendo il vostro voto nel concorso per giovani volontari organizzato da Focsiv che contribuirà a portare avanti la battaglia.
Nel corso del suo anno Anna si è occupata -tra l’altro- di potenziare l’impatto legale, sociale e mediatico dell’UDAPT con campagne di sensibilizzazione e mobilitazione, con la creazione di una rete mondiale delle vittime della Chevron nel mondo, e attraverso l’attività di formazione dei leader comunitari coinvolti nel processo contro la multinazionale. La multinazionale sta infatti creando ogni sorta di ostacolo per evitare di pagare quanto dovuto e proprio per questo è importante che l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale non si spenga.
Per votare il progetto basta cliccare qui entro il 30 settembre. Terminata la fase di votazione “popolare”, la Giuria selezionerà i vincitori tra una rosa dei quattro candidati più votati dal pubblico della rete. La rilevanza che il premio può dare alla battaglia delle 30.000 vittime per un’Amazzonia libera dal petrolio è grande, come racconta la stessa Anna in questo video.
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