Città è Vita riparte dall’associazione. “Opposizione costruttiva, per la città”
La lista civica nata nel 2010 continua la sua esperienza, senza il nome "Guenzani sindaco" nel simbolo. Entro l'anno la "costituente"

«Abbiamo avuto il consenso del 13% degli elettori, un risultato mai visto per una lista civica». Riparte da giugno 2016 il futuro di Città è Vita, la lista civica “arancione” che era legata a doppio filo al sindaco Edoardo Guenzani, ha costruito un suo profilo nell’arco di un lustro e ora si presenta come un gruppo pronto a fare politica a lungo termine. A rappresentare questa voglia di impegno confermato, arriva ora la costituzione della civica in una vera associazione.
«Città è Vita è un gruppo nato sei anni fa da persone animate tutte da spirito di servizio verso la città» ricorda Marco Montemartini, già coordinatore della civica, oggi eletto presidente dell’associazione. «Dopo cinque anni di impegno l’amministrazione Guenzani non è stata riconfermata, ma Città è Vita ha avuto il 13,07% dei voti, con una crescita del 50% rispetto al 2011: siamo la quarta forza politica dopo tre big nazionali come Lega Nord, Pd e Forza Italia».
Un po’ messa in ombra dalla pesante sconfitta del centrosinistra, l’affermazione della civica è in realtà un dato significativo, da leggere anche dentro al più ampio sentimento di disillusione verso i partiti (non a caso Città è Vita ha avuto un gran numero di preferenze personali dei candidati consiglieri). Anche questo ha spinto a rafforzare l’identità della civica: «Ci sentiamo responsabili verso nostri lettori ma anche di fronte a quel 52% che ha deciso di non andare a votare. Crediamo che una lista autenticamente civica può diventare punto di riferimento per chi è disinnamorato dei partiti,di cui comunque rispettiamo il ruolo» continua Montemartini.
Città è Vita ha atteso alcuni mesi prima della presentazione dell’associazione. E si (ri)presenta ora anche con un gruppo allargato, con l’ambizione di continuare a dialogare con la cittè e attrarre nuove persone, a partire dai giovani (e un buon numero si sono man mano aggregati, fin dalla scorsa campagna elettorale). Il tutto attraverso «una associazione aperta, dalla struttura leggera, fatta di persone che si riconoscono in una carta dei valori». Si riparte anche dal gruppo consigliare (quattro gli eletti, candidato sindaco compreso), che vede nelle sue fila persone di esperienza amministrativa, passate (tre su quattro) da un ruolo in giunta. «Ci interessa fare un lavoro per fornire alla città soluzioni importanti, da proporre in consiglio comunale con i nostri consiglieri e alla cittadinanza grazie al direttivo e a tutto il gruppo dell’associazione» continua l’ex sindaco Edoardo Guenzani.

Il passaggio ad associazione riconosciuta, fatto per “metter radici”, sarà scandito anche da «un momento costitutivo, che vorremmo entro la fine dell’anno». Per ora c’è un direttivo, che unisce persone che hanno avuto ruoli amministrativi nel lustro precedente e persone che si sono accostate più di recente: Giovanna Quadrelli, Sebastiano Nicosia, Piergiorgio Praderio, Laura Marretta, Cesare Coppe, Giacomo Cattaneo, Gianfranco Selvagio, oltre al presidente Marco Montemartini. Anche il simbolo della civica è stato rinnovato: scompare – ed è in parte scontato – il riferimento a Guenzani sindaco e rimane solo il nome, insieme al “galletto” gallaratese.
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