In bici su e giù per i “muri”, torna il Fiandre Varesino
Il 2 aprile seconda edizione della Varese Van Vlaanderen, il "giro delle Fiandre" trasferito sulle strade del Varesotto. Prima novità: tre percorsi e partenza dall'ippodromo, come ai Mondiali '51 e 2008

Dopo l’ottimo esordio del 2016, torna – con la seconda edizione – la ‘Varese van Vlaanderen”, la randonnée organizzata dall’ASD CicliTurri di Gallarateche propone appunto un “Fiandre Varesino”: tre percorsi, da 70 a 128 km, in bici, su e giù per decine di salite del territorio varesino, come fossero i temibili e famosi muri del Giro delle Fiandre.
L’Asd Cicli Turri rilancia quest’anno l’avventura anche attraverso un sito internet completamente rinnovato per l’evento: varesevanvlaanderen.it; fra le grandi novità di quest’anno, la più importante è senz’altro la partenza dall’Ippodromo le Bettole a Varese, il luogo in cui si sono svolte le due edizioni dei mondiali di ciclismo, quella del 1951 e del 2008,grazie all’interessamento e alla collaborazione dell’amministrazione cittadina, e del sindaco in prima persona, «che Cicli Turri ringrazia pubblicamente di cuore».
Altra novità riguarda i percorsi: nell’ottica di dare la possibilità a tutti i ciclisti di vivere in prima persona questo evento unico nel suo genere, quest’anno saranno ben tre i percorsi proposti. Si parte dal breve con 70 km e 1266 m di dislivello, passando poi al medio da 103 km e 1681 m di dislivello e al classico, il più impegnativo, da 128Km con un dislivello finale di ben 2225 m. Come da tradizione, tutti i percorsi si snoderanno lungo la sola provincia di Varese, affrontando i migliori ‘muur’ dello scorso anno, con alcune aggiunte molto prelibate. Non solo, la scelta del percorso potrà essere fatta strada facendo, valutando in fasi successive quello più adatto in base alle proprie sensazioni durante la corsa.
«Grazie alla partecipazione dei nostri numerosi sponsor, sarà allestito un villaggio dello sportivo, dove poter trascorrere dei momenti di svago per tutto il weekend della manifestazione. La possibilità di vedere in diretta e in compagnia l’arrivo del giro delle Fiandre dei professionisti tutti assieme, sarà un’altra delle caratteristiche che hanno reso così unica la prima edizione e che verrà mantenuta anche quest’anno».

Come nelle Fiandre, tra il fiume Schelda e le “piccole Ardenne” (uniche asperità nel bel mezzo della pianura fiamminga, il “paese piatto” cantato da Brel), anche la zona collinare tra Ticino, Arno e Olona è ricca di colline e salite brevi e ripide. E con entusiasmo la Cicli Turri si è messa a selezionare i passaggi, a metterli in rete usando strade secondarie, fino a formare il percorso coerente. A render più simpatica l’operazione anche l’ironica indicazione dei “muri”, con le località ribattezzate con nomi che potrebbero sembrare veri nell’aspra parlata fiamminga: la celebre salita detta “il Caramamma” diventa un improbabile Karamomberg, la rampa in pavè dal ponte del borgo vecchio di Castiglione è ribattezzata Kastilionenberg, i Mulini del Trotto diventano un credibile Molentrottenmuur (nelle Fiandre sono molte le località con la radice Molen-, che sta appunto per mulino). E poi naturalmente il Tainenberg, il “muro di Taino” in pavè, che è tanto famoso tra gli appassionati da essere indicato con segnaletica stradale e che nel 2015 fu percorso dagli atleti che hanno preso parte alla Coppa delle Nazioni under 23.
Quest’anno il numero massimo di iscritti viene anche levato, da 1000 a 1500 di dorsali. Troppo ottimisti? Chi lo sa, sta a voi dimostrarlo. Le iscrizioni saranno aperte
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