Le virtù antiche e moderne secondo Massimo Cacciari
Il filosofo è stato protagonista di una lectio magistralis per parlare della virtù: "Un concetto talmente abusato che risulta antipatico e viene sempre più osteggiato"

Un Teatro delle Arti gremito ha accolto lunedì sera il filosofo veneziano Massimo Cacciari, uno degli ospiti di punta di Filosofarti 2017. Quest’edizione – sul tema Pandora: nuovi vizi, nuove virtù – ha lo scopo principale, secondo le parole dell’organizzatrice dell’evento Cristina Boracchi, di «descrivere i vizi e le virtù, antiche e moderne, tipiche dell’uomo, rilette alla luce della contemporaneità e creare le condizioni affinchè virtù e felicità coesistano, tema tipico della filosofia di Kant».
Per far comprendere le differenze fra vizi e virtù dell’uomo, l’organizzazione di Filosofarti ha optato per questo confronto a distanza fra due grandi filosofi; Cacciari per le virtù e Umberto Galimberti per i vizi della società contemporanea, che andrà in scena venerdì nel medesimo teatro.
La lectio magistralis di Cacciari si è incentrata quindi sul concetto di virtù, nelle varie interpretazioni filosofiche (come abilità o valore morale per Omero, ‘abito del bene’ per Aristotele o virtù cardinale nella cultura cristiana) e nelle sue contraddizioni: «E’ un concetto talmente abusato che risulta antipatico e viene sempre più osteggiato. Questi inni patetici, citando Scheler, ci hanno stufato», afferma Cacciari il quale, come prevedibile, non ne fa una moralina – per dirla con Nietzsche – bensì un itinerario sulle varie interpretazioni che ha avuto nel corso della storia.
Citando Aristotele, Schopenauer, Marx e soprattutto Nietzsche, arriva alla filosofia (e di conseguenza alla cultura) contemporanea europea, che secondo il filosofo «ha subito una crisi profonda del pensiero. Dopo Hegel, la filosofia è diventata solo strumento per ottenere la felicità. Noi, oggi, dobbiamo essere felici, non potremo mai accontentarci di meno». E così secondo Cacciari, «la virtù è uno strumento per raggiungere la felicità. Essa non predica astinenza o sacrifici nel pensiero europeo».
Questo articolo rientra nel progetto del Social Team di [OC] Officina Contemporanea, la rete per la cultura a Gallarate
Marco Caccianiga
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.