Pradaccio, «Sarà un centro di accoglienza con progetti mirati»

Il Centrodestra di Laveno chiede conto della decisione della vendita dell’immobile, che oggi ospita migranti. La risposta del presidente Giorgio Piccolo

Avarie

La notizia della messa in vendita dell’immobile del Pradaccio a Laveno Mombello, e di proprietà di ComunitàMontana Valli del Verbano fa discutere. In una nota, il gruppo politico Centrodestra di Laveno Mombello «manifesta la propria sorpresa, incredulità e non condivisione per l’intenzione pubblicamente espressa dalla Comunità Montana delle Valli del Verbano di cedere la proprietà del Pradaccio sita in Laveno Mombello per destinarla a centro di accoglienza migranti. Ricordiamo innanzitutto che la proprietà è pubblica e che inoltre in base al PGT del comune di Laveno Mombello la destinazione non può che essere pubblica» scrivono dal gruppo.

«Ci chiediamo – continua la nota – come mai essendo la Comunità Montana gestita da Sindaci che ben dovrebbero conoscere la realtà sociale dei nostri comuni, non abbia invece preso in considerazione la necessità di destinare la struttura all’accoglienza, per lo meno temporanea, delle famiglie indigenti soggette a sfratto o comunque prive di abitazione dei nostri comuni».

Ma non solo, anche dei padri separati, dei bambini in affido, ragazzi con disagio sociale ecc. «Noi siamo certi – conclude la nota del Centrodestra di Laveno Mombello che ci sono dei fondi Regionali o Europei per questi grandi e necessari progetti e soprattutto abbiamo le professionalità per studiare e proporre iniziative concrete ed utili. E’ in atto una vera e propria emergenza povertà, quindi dobbiamo attivarci urgentemente ed è il compito dei politici programmare il futuro delle nostre comunità. E’ proprio questo che ci ha spinti durante la stesura del PGT di Laveno Mombello a destinare la località Pradaccio ad uso esclusivamente Pubblico e non privato il quale potrebbe rischiare di far “ingrassare” cooperative che ben poco perseguono obiettivi sociali e solidali .
Auspichiamo che gli Amministratori della Comunità e soprattutto il Sindaco di Laveno Mombello, che pare interessato a sponsorizzare questa soluzione, rivedano tempestivamente le loro intenzioni e pongano maggiore attenzione ai problemi sociali delle proprie comunità».

La questione è stata annunciata nel corso dell’ultima riunione dell’Assemblea della Comunità Montana durante la lettura delle variazioni al Documento unico di programmazione 2017-2019, e sul punto non è seguito alcun dibattito tra i sindaci presenti (se non di natura tecnica e legate alla tempistica dell’operazione).

Sul punto non tarda ad arrivale la puntualizzazione del presidente Giorgio Piccolo: «Comunità montana Valli del Verbano ritiene l’immobile del Pradaccio non strategico per l’ente ed ha pertanto confermato la volontà espressa da anni di alienarlo con destinazione di housing sociale per persone e nuclei famigliari in situazioni di criticità. Attualmente è in atto al Pradaccio un’attività di accoglienza concordata con la Prefettura di Varese con la Caritas. Naturalmente nel caso di alienazione del bene, questa avverrà con modalità di evidenza pubblica e quindi con la massima trasparenza possibile».

«Comunità Montana – aggiunge Piccolo – ha bene presente le necessità sociali del territorio e pertanto la sua azione sarà mirata a far fronte alle criticità sociali. Riteniamo che l’housing sociale, con progetti mirati, possa essere di grande utilità per i bisogni del territorio. Naturalmente si tratta di un progetto a lungo respiro che resterà e che darà i frutti nel tempo, anche quando saranno superate le difficoltà e le esigenze contingenti».

L’idea di Piccolo è quindi quella di destinare l’immobile a monolocali o mini appartamenti per necessità immediata, e progetti sociali di accompagnamento.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Febbraio 2017
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