Mobilità frontalieri, l’alternativa ecologica sarà il battello
Importante tavolo di lavoro per dare concretezza al progetto Lu.Po. per un sistema integrato di mobilità tra Varesotto e Canton Ticino che ha al centro la navigazione sul Ceresio

Al lavoro in battello per liberare le strade dell’alto Varesotto e del Canton Ticino dall’incubo del traffico. E’ l’obiettivo del progetto italo-svizzero di mobilità sostenibile denominato Lu.Po. (acronimo che sta per LUgano-POrto Ceresio), candidato per il bando Interreg atteso per maggio 2017.
Il progetto, già presentato a settembre 2016 per la prima fase della manifestazione di interesse per l’asse 3 Interreg – ossia progetti transfrontalieri nell’ambito della mobilità sostenibile – prevede l’attivazione con nuovi battelli di due tratte sul lago Ceresio/Lugano finalizzate ad alleggerire il traffico che congestiona quotidianamente le strade del basso Canton Ticino, consentendo un’interessante alternativa all’auto per chi si reca al lavoro.
Tali tratte saranno rivolte sia ai lavoratori frontalieri residenti in Italia, in particolar modo nel territorio della Valceresio, sia ai residenti nei vicini comuni svizzeri, che potranno così raggiungere il posto di lavoro con un mezzo rapido, sicuro e beneficiando dei vari confort a bordo. Proprio in base ai dati sugli attuali spostamenti degli automobilisti, due sono le tratte proposte: Porto Ceresio-Lugano e Porto Ceresio-Figino, al fine di poter poi raggiungere le aree con maggior presenza di aziende.
Lunedì scorso si è tenuto presso il Comune di Porto Ceresio un importante tavolo di lavoro che ha visto confrontarsi sul progetto i partner italiani e svizzeri.
All’incontro erano presenti per l’Italia Enrico Maria Puja, direttore generale del Ministero Infrastrutture e Trasporti, referente per la vigilanza sulle autorità portuali ed il trasporto marittimo e per le vie d’acqua interne; Domenico Impagliazzo e Serena Liva di Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità; Maurizio Tumbiolo direttore comandante dell’Autorità di Bacino Lacuale Ceresio; Grazia Pirocca, Sara Barbieri e Paolo Landini, funzionari della Provincia di Varese (ente capofila di progetto) ed il sindaco di Porto Ceresio, Jenny Santi.
Altrettanto importanti le presenze da parte elvetica: il Dipartimento del Territorio del Canton Ticino con Nadia Bellicini, la Società di Navigazione di Lugano con il presidente Agostino Ferrazzini ed il suo staff, il municipale del Comune di Brusino Arsizio Giovanni Bernasconi e Matteo Toson, della Green Eco Ti.
“Porto Ceresio diverrà nodo strategico – spiega il sindaco Jenny Santi – grazie alla presenza di parcheggi (che saranno ulteriormente aumentati) e alla presenza della stazione ferroviaria (che collega l’intera Valceresio), la cui riapertura è prevista per dicembre 2017. Il raccordo ferrovia-battello continuerà anche su territorio svizzero, permettendo una sosta a Maroggia in coincidenza con i treni. Proprio nell’ottica di una completa visione ecosostenibile, verrà sviluppata un’ulteriore rete di raccordi anche nel Luganese, dove, per chi sbarca a Lugano e deve ancora compiere qualche chilometro, sarà possibile utilizzare il bus postale, navette messe a disposizione dalle aziende o biciclette a noleggio”.
Tutti i presenti al tavolo di lavoro transfrontaliero hanno partecipato attivamente, condividendo i positivi benefici del progetto LuPo: meno traffico, diminuzione degli incidenti, meno inquinamento, minore usura delle strade e meno stress per i lavoratori.
Per rendere questa proposta ecosostenibile su lago il più competitiva possibile rispetto al mezzo auto, si incentiverà infine l’acquisto di un abbonamento a costo agevolato, comprendente l’area di sosta a Porto Ceresio, la tratta in battello, il treno, la linea postale, il noleggio di biciclette e un’App che aggiornerà in tempo reale su orari e mezzi.
Il prossimo passaggio sarà ora la presenza dei partner capofila al progetto (Provincia di Varese e Società di Navigazione) al laboratorio previsto dalla procedura Interreg per il 6 aprile, che servirà a dettagliare ulteriormente il progetto definitivo con cui si concorrerà al bando Interreg.
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