Il paese ricorda, e porta sul palco i “suoi” caduti nella Grande Guerra

L’appuntamento è per sabato 7 ottobre, ore 21.00 al Teatro Sociale di Montegrino. Ricostruzioni storiche, fotografie e i tanti episodi che hanno visto morire quei ragazzi, cent'anni fa

Avarie

In un certo senso glielo devono. Glielo dobbiamo: un ricordo per loro, che non ci sono più, morti a 18 anni nelle tremende trincee della Prima Guerra Mondiale, per difendere i patri confini.

Da queste parti, nelle valli del nord, ogni paese ha una sua lapide su cui sono scolpiti i nomi dei morti in guerra, sui monumenti, nei cippi funerari che si ornano di fiori ogni 4 Novembre.

Nel 2015, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, si è assistito ad un fiorire di eventi e manifestazioni legate a quella ricorrenza. Non sono però molte le manifestazioni strutturate per riproporsi con cadenza annuale fino ad arrivare al centenario della fine di quella sciagurata guerra.

Questo è l’obbiettivo del progetto ideato da Vittorio Larocca, cultore di storia della Grande Guerra sul fronte lombardo, che ha come scopo quello di restituire un volto ai giovani di Montegrino e di Bosco che in quel conflitto hanno perso la vita.
Si tratta di un progetto al quale hanno aderito il Gruppo A.N.A di Bosco – Montegrino, l’Associazione Culturale “Amici di G. Carnovali detto il Piccio” con il patrocinio del Comune di Montegrino Valtravaglia.

Nell’autunno del 2015 ha avuto luogo il primo appuntamento nel quale sono stati commemorati tre caduti scelti per la emblematicità dei fatti che li hanno visti protagonisti: la morte inutile degli assalti sconsiderati a postazioni imprendibili; la carneficina del Carso; la (in)giustizia militare. Un quarto è stato scelto, doverosamente, in quanto decorato di medaglia al valore.
Lo scorso anno il filo conduttore è stato: “La bella guerra”. Alle tragiche storie dei ragazzi caduti hanno fatto cornice citazioni, poesie e testimonianze di chi allora sostenne convintamente l’entrata in guerra dell’Italia.

Il prossimo 7 ottobre presso il Teatro Comunale di Montegrino, andrà in scena il terzo”episodio”.

«La ricorrenza del centenario della drammatica rotta di Caporetto dell’ottobre 1917 – dicono gli organizzatori – ci ha spinti a proporre, come filo conduttore, il tema dei pazienti, umili ma tenaci soldati che, pure denigrati e colpevolizzati per non aver saputo resistere alla furia avversaria seppero invece mostrare, resistendo disperatamente sul Piave, tutto il loro valore».

Anche quest’anno quindi, i ragazzi caduti nel 1917 saranno ricordati attraverso ricerche storiche e d’archivio con le quali si è voluto ricostruire le loro vicende sia per quanto riguarda la parte di vita civile, prima dell’avvio al fronte, sia per quanto riguarda l’aspetto della vita militare e del contesto tattico nel quale hanno operato i rispettivi reparti d’appartenenza, analizzando in particolare le azioni nelle quali hanno trovato la morte.

Come nelle precedenti occasioni si cercherà inoltre di creare il giusto pathos ricorrendo a scene teatrali, immagini del passato e filmati, il tutto accompagnato da una interessante mostra di fotografie e documenti dell’epoca, con il rinnovato impegno a proporre un evento storicamente ineccepibile ed emotivamente coinvolgente.

La serata è organizzata dal Gruppo A.N.A. di Bosco-Montegrino, in collaborazione con Associazione Culturale “Amici di Giovanni Carnovali detto il Piccio” e con il patrocinio del Comune di Montegrino Valtravaglia

1917 – 2017 “RAGAZZI DI BOSCO E MONTEGRINO ALLA GRANDE GUERRA”
Ideato da Vittorio Larocca
Teatro Sociale di Montegrino
Sabato 7 Ottobre 2017 ore 21.00
Mostra iconografica curata da Corrado Kientz e Carlo Parini

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Ottobre 2017
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